Interviste

Mary Raw si confessa. Intervista con la modella e influencer internazionale

Recentemente abbiamo il piacere di pubblicare un intervento di Maria Romana Morini, in arte Mary Raw, modella ed influencer internazionale, su vari temi ma in modo particolare sul volersi bene e accettarsi come si è. Da quel intervento ci è nata l’idea di saperne di più e questa intervista, che ci auguriamo sia di supporto a chi vive situazioni come il bullismo, il cyberbullismo, anoressia e bulimia ne è il risultato. In merito a questi fenomeni come bullismo o cyberbullismo o ai disturbi dell’alimentazione come anoressia e bulimia, purtroppo diventa sempre più difficile scindere le cose e anche l’utilizzo dei social ha incentivato l’odio (haters) verso le persone soffrono di disturbi alimentari o che sono riuscite a realizzarsi senza accorgersi che un conto è criticare e un conto è diffamare o anche peggio con il rischio di essere chiamati a rispondere dei propri scritti. Ringraziamo Mary Raw per questa lunghissima intervista e auguriamo ai nostri lettori buona lettura.

Chi è Mary Raw? “Maria Romana Morini è il mio vero nome, Mary Raw è il mio alter ego, il mio nome d’arte, il mio personaggio. Sono Maria Romana nella vita privata e Mary Raw sul lavoro, sono mamma super indaffarata e fotomodella internazionale professionista, sono tante cose insieme e fiera di saperle far convivere tra loro avendo successo sia nella mia vita privata che professionale.”

Perché usi questo pseudonimo? “Mary Raw ha molti significati, è un nome d’arte a cui tengo molto, che ho ormai da anni, che fa parte di me. Già solo leggendolo si capisce che riprende molto nella sonorità il mio vero nome, Maria Romana. Girando le lettere al contrario a partire dalla “w” facendola diventare una “m” ribaltandola ed infine ribaltando anche la “m” iniziale facendola diventare “w” si leggerà al contrario sempre “Mary Raw”. “Mary” è come mi chiamano principalmente tutti i miei fans da sempre e come mi piace esser chiamata, “Raw” in termini fotografici significa <<alta qualità>> ed anche se sono molto umile da sempre, so anche quanto valgo e quanto sono di alta qualità sia internamente che esternamente. Nella traduzione dall’inglese all’italiano “Raw” significa anche <<fredda>> e lo ricollego alla mia capacità di esser fredda con chi lo merita, quasi spietata. “Raw” significa anche <<viva>> ed io mi sento veramente viva, sento di starmi godendo la vita a pieno sia sul lavoro che nel privato e di starla rendendo un capolavoro. <<Raw>> infine, significa anche <<aperta>> ed io sono molto aperta mentalmente ed odio chiunque ha la mente chiusa e quindi il giudizio facile e poca maturità.”

Tu sei già mamma e prossimamente lo sarai nuovamente. Hai seguito le polemiche sul fatto che in Italia non si facciano più figli. Secondo te, qual è il motivo perché una coppia non faccia figli? Motivazioni economiche o altro?  “Sì, sono diventata mamma a settembre 2022 di Giovanni Paolo, un principino bellissimo, ora nel 2023 lo sarò nuovamente di Vittoria, la mia principessina. Giovanni Paolo si chiama così perché riprende il nome di mio padre Giovanni Morini, giornalista dell’Ansa di cronaca nera, che ha seguito moltissimi casi tra i più importanti d’Italia, venuto a mancare pochi anni fa, dopo una lunga malattia, il Parkinson, che ha avuto anche il <<Papa buono>> Giovanni Paolo II. Sono e sarò sempre fiera di mio padre e lo sento ogni giorno vicino, nel mio cuore, che mi consiglia e mi dà la forza. Il secondo nome Paolo invece riprende il nome di mia madre Paola, altra grande Donna con la “D” maiuscola, ora anche nonna insuperabile e fiera. Vittoria si chiamerà così invece perché rappresenta la mia vittoria nella vita, sotto tutti gli aspetti, e perché dovrà essere anche lei una vincente in tutti i campi, privati e lavorativi, senza mai farsi abbattere da nessuno. So di essere molto fortunata nell’aver trovato un compagno che fa tutto in casa, mi tratta come una regina, stira, lava, cucina, bada al bambino e mi lascia tutto il tempo per concentrarmi anche su me stessa, il lavoro, riposarmi etc. E di questi tempi è molto raro trovare uomini così, forse questo è uno dei motivi per cui le ragazze della mia età non fanno più figli. Come apprendiamo dalle ultime notizie nei tg e sui giornali l’Italia sta subendo un progressivo calo delle nascite dai giovani e questo deve far riflettere sull’importanza di cambiare la loro educazione e mentalità. Le ragazze al giorno d’oggi seguono le mode, non hanno una loro identità personale, ma sanno solo basarsi su dei modelli da seguire, molto spesso sbagliati. Ormai vedo molte giovani, coetanee, che invece che pensare a studiare, a formarsi per un futuro stabile che gli permetta di diventare madri, di realizzarsi come donne, fanno banali corsi da barlady, estetiste, etc. Che gli portano pochi soldi e poche fondamenta. In più non sono più interessate a relazioni durature e serie, ma cercano ragazzi/uomini, a volte anche di malaffare, che le mantengono economicamente, ma non vogliono una relazione stabile, ne tanto meno una famiglia. Non sanno più prendersi responsabilità, anzi scappano da esse, rifugiandosi in alcol, fumo, droghe e divertimento andando in discoteca e facendo vacanze su vacanze dove buttano solamente all’aria il loro prezioso tempo e denaro e si rovinano mentalmente e fisicamente. Già solo le sigarette, oltre all’alcol, orari sballati, stile di vita sbagliato, riducono di moltissimo la fertilità. Spero che i genitori come me se ne rendano conto della situazione attuale e che facciano qualcosa per cambiarla, educando diversamente i loro figli, mettendo delle regole e divieti ed inculcando valori sani, sani principi che facciano ritornare il paese ad un incremento delle nascite, responsabilizzandoli.”

Tu sei su Instagram è hai più di 100 mila followers. Cosa significa questo?  “Sì, nel gergo attuale significa che sono un “influencer”, ovvero che ho molte persone che mi seguono, vedono le mie stories e post apprezzandoli e prendendoli in considerazione. Ho anche da poco avuto la spunta blu, che attesta ufficialmente la notorietà di una persona, la evidenzia come “personaggio pubblico”. Attualmente c’è un dibattito molto acceso sui social dopo che l’hanno messa in vendita, io personalmente l’ho ottenuta solamente per numero di followers molto alto e soprattutto alta visibilità su Google, dove se viene cercato il mio nome compaio in moltissimi articoli/riviste nazionali ed internazionali, anche stampati su carta ed in vendita in molte edicole di molti paesi, quindi non faccio parte di chi ha comprato il <<verificato>> ora e credo sia evidente che non ne avessi bisogno, Chi lo sta comprando non lo giudico come fanno in molti comunque, perché come è stato spiegato già dal creatore di Instagram appena lo ha messo sul mercato vuole che sia un aiuto per proteggere gli account da eventuali furti d’identità etc. Potendo controllare i documenti di ogni utente che decide di averlo e potendolo aiutare con un assistenza maggiore. Sicuramente critico invece chi lo compra per cercare di sembrare <<famoso> e dare un’immagine di sé che in realtà non ha e non si è sudato lavorando duramente come ho fatto io, perché io come altri che lo hanno avuto per vera notorietà nelle ricerche web, magazine etc. Ce lo siamo meritato”.

Quali responsabilità hai verso chi ti segue? “È una grande responsabilità avere la mia visibilità e sto cercando in tutti i modi sfruttarla al meglio mandando messaggi educativi ed andando contro ogni negatività della società d’oggi. I miei followers provengono da ogni parte del mondo, sono uomini e donne di tutte le età, soprattutto verso i più giovani, essendo madre, voglio far passare un’immagine positiva che possano prendere da esempio e che li porti ad una maggiore consapevolezza, maturità e voglia di migliorarsi interiormente”.

Come ti rapporti con i tuoi followers, ovvero, hai un rapporto diretto o è mediato da qualcun altro? “Se in futuro mi renderò conto che i due figli che avrò mi prenderanno troppo tempo dai social e lavoro potrei valutare l’idea di avere un social media manager, ma per ora me la cavo benissimo da sola. Non riesco a leggere tutti i messaggi che mi arrivano in Dm, perché sono un po’ troppi ogni giorno, ma quando posso apro il “box domande” e rispondo a quanti più fans possibili e lo apprezzano molto, come io apprezzo le loro curiosità e parole motivanti.

Solitamente si pensa che i followers siano tutti a favore di chi seguono. Invece tu ci ha detto che questo non è vero. Ci puoi spiegare il perché avviene e quali sono gli elementi scatenanti di un hater (se ci sono ovviamente)? Purtroppo, ovunque, c’è sempre il male ed il bene, in ogni situazione esistono sempre i pro come i contro e bisogna accettarlo ed imparare ad avere a che fare oltre che con il buono anche con il cattivo, sapendosi tutelare e riconoscendo il proprio valore e l’importanza da dare da persona a persona. Più ci si espone e più si attraggono stima ed invidia. Chi invidia si mette in competizione, entra in modalità “leone da tastiera” e manda le cosiddette “frecciatine” per attirare l’attenzione, so bene che è difficile resistere dal rispondere a questi haters, ma la cosa migliore, ho imparato da poco, è ignorare, lasciarli cuocere nel loro brodo e non fargli pubblicità, non portarli al nostro livello, non abbassarci a discutere ne tanto meno farci rovinare l’umore o perder del tempo con loro, dobbiamo solo pensare a continuare le nostre cose con lo stesso impegno e contentezza, consapevoli di essere superiori a chi ha delle proprie frustrazioni che non riesce a superare e si sfoga sugli altri, a chi si sente fallito ed incolpa gli altri di questo senza sapersene assumere la responsabilità, perché stanno male psicologicamente ed avrebbero bisogno di uno specialista, altrimenti staranno sempre male già solo nel guardarci, nel vederci sorridere e vedere la nostra vita completa, di successo, totalmente diversa da come hanno reso la loro”.

Bullismo e cyberbullismo. Come si combattono? Tu sei stata vittima anche di bullismo? “Il bullismo e cyberbullismo sono due piaghe della società. Attualmente il bullismo è aumentato moltissimo tra i giovani, vedo molti video dove ragazzi arrivano alle mani, si sente anche al tg spesso che qualche ragazzo va contro professori ed autorità che dovrebbe rispettare. Questo succede sempre per l’educazione che hanno avuto, purtroppo. Io, infatti, ai miei figli non farò fare mai nessuno sport violento, non farò mai usare videogiochi violenti, cercherò di tenerli il più possibile lontani dall’idea di violenza fisica, insegnandogli che le parole sono un arma molto più potente e che l’educazione vince sempre sulla strafottenza. Io personalmente sono stata vittima di bullismo alle elementari, medie e superiori da parte di compagne che invidiavano il mio aspetto, mi riconoscevano più bella e lo notavano anche dal fatto che molti ragazzi a cui loro andavano dietro non le guardavano neanche venendo dietro a me, quindi erano gelose, invidiose e questo gli creava rabbia che le portava a farmi varie cattiverie. Inizialmente ci sono stata molto male, soffrivo, poi crescendo mi sono fatta una corazza, ho compreso che lo facevano solo per immaturità e disagio ed ho imparato ad averci a che fare sapendole lasciare al loro posto”.

Qual è la frase che ti è rimasta più impressa di un hater? “Beata te” perché loro in ogni frase, in ogni parola, vogliono dire questo. Lusingano senza rendersene conto”.

Pensi che sia giusto che chi va sopra le righe nelle discussioni venga denunciato alle autorità o pensi che bisogna mettersi i guantoni e combattere? “Mi è capitato di denunciare alcune hater che avevano esagerato con le parole e voglio far passare il messaggio come ho sempre fatto che è giusto rivolgersi alle autorità competenti quando si superano certi limiti. Ovviamente ho avuto la meglio e non mi hanno più disturbata”.

Pensi che le autorità italiane mettano in campo tutti i mezzi per combattere la discriminazione sia fisica che virtuale? “Sì, penso che chi dice il contrario ha poca fiducia o coraggio”.

Tu pensi che avere un corpo perfetto dia più sicurezza, anche se questo comporta interventi di chirurgia plastica/ estetica con tutti i rischi che un intervento chirurgico potrebbe avere?  “Assolutamente no. Chi si rifà, nel momento in cui lo fa, dichiara la sua insicurezza di fondo. Una persona sicura di se stessa, fiera del proprio corpo come natura l’ha fatto, che si ama, non ricorrerà mai alla chirurgia plastica/estetica, infatti io non vi sono mai ricorsa ne ricorrerò. In più oltre ad imbruttire invece che migliorare l’aspetto, deformando, facendo essere innaturali, porta anche gravi rischi per la salute, soprattutto le donne che si rifanno il seno corrono il rischio di non poter più allattare, che le protesi si deformino, infezioni etc.  Che cosa induce una persona a modificarsi quando questo percorso potrebbe peggiorare il tuo aspetto fisico e non solo? La poca fiducia in sé stessa, un senso di inferiorità che la logora. Per non sentirsi inferiori a nessuno bisogna amarsi per quel che si è, senza bisogno di nessun intervento che ci rovina”.

Che cosa ci dici di chi soffre di anoressia e bulimia?  “Chi soffre di anoressia e bulimia è molto frequente nel mondo della moda in cui lavoro, purtroppo, spesso questi disturbi nascono dalle competizioni tra donne ed il non sentirsi mai <<abbastanza>>. Spesso c’è come una gara a chi è più magra, a chi è più formosa, più palestrata, etc., ma la vera bellezza che vince su tutte è quella sana, <<mens sana in corpore sano>>, quindi senza integratori, senza troppi muscoli e palestra, senza troppa magrezza, ma piena d’amore per il proprio corpo, solo questo”.

Sono le facce di una stessa medaglia? “Sì, fondamentalmente sono la stessa cosa, dipendono dalle stesse motivazioni”.

Pur non essendo tu un medico ma sulla base della tua esperienza, qual è il consiglio che daresti a chi soffre di anoressia e bulimia? “Di amarsi. Punto”.

Pensi che ci si dovrebbe rivolgere ai centri specializzati per questi disturbi? “Assolutamente sì, quando diventa un rischio per la propria salute e non si riesce ad avere la forza di uscirne da soli, bisogna chiedere aiuto e farsi aiutare al meglio”.

In questi due fenomeni molto femminili anche se, il genere maschile è toccato come dimostrano recenti ricerche americane in un rapporto 3 a 1 (per la bulimia), ha importanza lo stile di vita, l’alimentazione, il ceto sociale della famiglia, o ci sono altri fattori scatenanti?Sì, ci sono vari fattori e motivazioni, ma la principale fra tutte è il rapporto con lo specchio, con se stessi, la forza interiore”

Tu insisti molto sul concetto di amare sé stessi. In poche parole, ci vuoi dire come tu sei riuscita ad amare te stessa e fare la vita che desideri evitando problemi che alla lunga sarebbero di nocumento per la tua vita? “Io sono riuscita a crearmi questa fiaba che è ora la mia vita dopo tanto sudore, tanto lavoro come fotomodella girando tutta Italia, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno e con tantissimo impegno fisico e mentale. Non fumo più, non bevo, non ho mai fatto ne mai farò uso di sostanze, ho degli orari giusti in cui mangiare e dormire, non sballati, mangio quel che voglio da sempre, senza pensare troppo a diete o palestra, la mia genetica fortunatamente mi aiuta a rimanere sempre perfetta, sono fortunata anche economicamente, non mi faccio mai mancare nulla, ho un compagno che mi tratta da regina, ho un bimbo bellissimo e tranquillo come un angioletto, sono felicissima di aspettare la sorellina e sentire già il latte che mi sta arrivando, etc. Createvi anche voi una vita sana e bella, senza competizione, senza invidie, senza negatività, ma con maturità e consapevolezza di voi stessi e del vostro amor proprio”.

Bruno Angelo Porcellana

Le fotografie sono state fornite da Mary Raw –I credits delle fotografie appartengono ai relativi fotografi
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