Fashion Designer Interviste

Katrina Siceva, fashion designer con molte cose da dire e far vedere

12050607_10153688379226518_1891705693_oNonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori Katrina Siceva, giovane stilista emergente di origine lettone. Abbiamo conosciuto Katrina e le sue creazioni durante la due giorni presso il Golf Club Marco Simone di Roma in occasione della finale del contest di moda Ferrari&Fashion dove Katrina si è aggiudicata il secondo posto. Nonsolomodanews continua nel solco della tradizione di fare conoscere stilisti emergenti che hanno qualcosa da dire e che in un futuro sentiremo parlare di loro.

Ciao Katrina, tu sei una stilista emergente di origine lettone, come sei arrivata all’Istituto Italiano della moda? “Sono una stilista lettone con una grande passione per la moda. Provengo da una famiglia di artisti, nella quale un ambiente estremamente creativo ha caratterizzato la mia crescita e la mia formazione. Fra le mostre fotografiche di mia madre ed osservando attentamente il lavoro di pittore di mio padre, è maturata in me la voglia di essere parte integrante di questo mondo. Sin da piccolina mi sono impegnata nel cucire, grazie a mia madre che mi ha permesso di utilizzare la macchina da cucire e gli aghi nonostante avessi solo poco piu di sei anni, arrivando così a realizzare i vestiti per me già da 14 anni. Invece  con l’età adulta, ho conseguito il raggiungimento di 3 diplomi come “Fashion Designer” e “Stylist” in Lettonia. Nel frattempo lavoravo come giornalista di moda e realizzavo vestiti ai miei clienti. Successivamente si è potuto realizzare il mio grande sogno di studiare moda in Italia, corso di stilista da poco concluso presso l’Istituto Italiano della Moda qui a Roma. Nel corso della mia vita ho partecipato a diversi progetti creativi e sfilate, ma mai ad un concorso e quindi questa è stata la mia prima occasione di poter presentare le mie creazioni personali confrontandomi con tanti altri giovani stilisti”.

Tu sei arrivata seconda all’ultimo contest organizzato dal Ferrari Club Colosseo del presidente Roberto Luongo, che cosa hai provato quando hanno detto che avevi ricevuto un premio? “Ero molto felice, nutrendo tantissima gratitudine per la giuria poiché il grande lavoro ed impegno messi nei miei abiti sono stati valutati bene.  Anche se, più che una vittoria,  per me contava fare una bella presentazione dei miei abiti e che la sfilata proseguisse nel modo migliore in maniera da offrire un ottimo show ai tanti spettatori presenti”.

Cosa significa per te la moda? Cosa significa essere fashion designer? “Per me la moda rappresenta uno specchio di quello che succede nella società , molto legata a tanti altri fattori. La moda non esiste da sola. E’ una parte di tutto quello che viviamo, si adegua all’evoluzione del mondo. E questo fa parte del lavoro di uno stilista, ovvero prevedere cosa serve in un momento esatto, quali novità, colori e materiali potrebbero essere richiesti. Tutti gli stilisti famosi hanno avuto la bravura di saper proporre idee adeguate al momento giusto. Qualcosa di nuovo, qualcosa di comodo, qualcosa di adeguato alle necessità”.

Alla cerimonia finale c’era anche il tuo ambasciatore, quale effetto ti ha fatto ricevere i complimenti dalla massima autorità del tuo paese in Italia? “E’ stata importante per me la presenza dell’ambasciatore. La comunità dei Lettoni qui in Italia è molto piccola, mi sembra giusto che ci sia il supporto dell’Ambasciata e il grande interesse a voler condividere questo successo nella mia patria. Tutto ciò per me é motivo di enorme orgoglio”.

Che cosa unisce l’Italia alla Lettonia? “Secondo me tutte e due queste culture danno molta importanza all’estetica, alla precisione degli abbinamenti dei capi vestiti e piu’ in generale un particolare gusto nel bello. Nel settore della moda anche da noi si lavora molto sulla qualità, per noi questa è la priorità assoluta”.

Qualche ringraziamento che vuoi fare? “Ringrazio l’Istituto Italiano della moda, la direttrice Agata Giannantonio e gli insegnanti. Gli organizzatori dell’evento, Caroline Chambers, Roberto Luongo, Mauro Menichino e tutti gli altri. L’ ambasciatore lettone Artis Bertulis La famiglia e i miei amici che mi sono stati di grande supporto e che hanno sempre creduto in me”.

Come vedi il tuo futuro? Prossimi impegni? “Ho sempre immaginato il mio futuro nelle aziende importanti di moda in Italia. Porto questo sogno da quando sono piccola, spero che questa opportunità di visibilità concessami dal concorso mi aiuterà ad avvicinarmi a questo sogno. Adesso ho ricevuto una proposta di uno stage in un’azienda della moda a Firenze, spero che sarà una piccola chiave per aprire la porta al grande mondo della moda. Intanto mi sto impegnando anche in un progetto familiare con mio fratello e mio padre per l’azienda “Sichev design” che produrrà oggetti di design, accessori e anche abbigliamento. Come ho già detto all’inizio, sono di una famiglia dove tutti si occupano dell’arte e del design, adesso abbiamo deciso di mettere le nostre forze insieme. Voglio dare il mio contributo, anche se il mio obiettivo per adesso è lavorare in Italia per altre aziende”.

Grazie e in bocca al lupo.

Le fotografie sono state fornite da Katrine Siceva
I credits delle fotografie appartengono ai relativi fotografi
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