Nonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori la giovanissima Andriana Kostash, ultima scoperta del talent scout Federico Badoer. Andriana è di origine ucraina anche se dall’età di 4 anni vive in Italia. Recentemente è stata in TV e le è piaciuta molto l’esperienza fatta. Ringraziamo Federico Badoer per aver permesso ai lettori di Nonsolomodanews di conoscere questa giovanissima modella. Ringraziamo Andriana per l’intervista e auguriamo ai nostri lettori buona lettura.
Benvenuta su Nonsolomodanews, ti vuoi presentare? “Ciao! Sono Andriana Kostash, (ndr si, con una n in più tra a e d) una ragazza ucraina di 16 anni nata il 13 dicembre 2007. Sono alta 165 cm e peso 55 Kg, calzo il 38 di scarpe. I miei capelli sono marroni e ho gli occhi eterocromatici sia verdi che marroni. Di taglia al seno porto una 2B, e le mie misure sono una vita di 67 cm e fianchi di 94 cm. Nell’abbigliamento, indosso una taglia S”.
Come sei di carattere? “Sono una ragazza estremamente socievole, con una personalità solare. Sono aperta e amichevole, sempre desiderosa di coinvolgere gli altri nelle attività e nelle conversazioni. Ho un atteggiamento positivo verso la vita e affronto le sfide con determinazione e ottimismo. Inoltre, sono molto creativa e avventurosa, sempre alla ricerca di nuove esperienze e opportunità per crescere e imparare”.
Sei una ragazza curiosa? “Si, mi ritengo una ragazza molto curiosa, forse anche troppo certe volte… Sono sempre alla ricerca di nuove conoscenze ed esperienze, non posso fare a meno di chiedermi il perché delle cose e di esplorare il mondo intorno a me. È come se ci fosse sempre qualcosa di nuovo da scoprire, e non posso resistere alla tentazione di indagare e approfondire. La mia curiosità mi spinge ad esplorare nuove prospettive e ad ampliare i miei orizzonti. È un tratto che mi definisce profondamente e che mi rende sempre desiderosa di imparare di più”.
Tu di che origine sei? “Sono di origine ucraina, ma mi sono trasferita in Italia all’età di soli quattro anni”.
Qual è il tuo colore preferito? “Il mio colore preferito è sicuramente il rosa, è quello che mi fa sentire più a mio agio, potrei essere nelle peggio condizioni ma con qualcosa di rosa addosso mi sento sempre al top”.
Quale musica ti piace? “Sicuramente la musica latina, le canzoni spagnole mi fanno impazzire e sono quelle che mi danno la carica al massimo soprattutto prima di fare serata, ma poi mi piace ascoltare tantissimo anche la trap italiana”.
Quali sono le tue passioni? “Partecipare ai concorsi di bellezza è molto più di una semplice competizione per me. È una passione che mi permette di esprimere la mia vera bellezza e di celebrare tutto ciò che mi rende unica. Ogni concorso rappresenta un’opportunità per mettermi alla prova, superare le mie paure e crescere come persona. Passare ore a prepararmi, perfezionando ogni dettaglio del mio look, è un momento di auto-espressione e di impegno. E quando finalmente calco il palco, non è solo per vincere un titolo, ma per condividere la mia bellezza e la mia fiducia con il mondo. Anche se solo una di noi può essere incoronata regina della bellezza, per me ogni concorso è già una vittoria. È l’emozione di mettersi in gioco, di superare le sfide e di mostrare al mondo la mia autentica bellezza, sia dentro che fuori. Perché, alla fine, la vera bellezza risiede nella fiducia, nell’amore per se stessi e nella capacità di brillare anche nei momenti più difficili”.
In una tua fotografia di ritratto che cosa noti immediatamente? “Nella mia fotografia, noto un ego che si manifesta in modo equilibrato e positivo. Non è eccessivamente dominante o arrogante, ma piuttosto riflette una sicurezza interiore e una consapevolezza del mio valore. La mia espressione riflette un senso di fiducia in me stessa e una determinazione tranquilla. Tuttavia, sono consapevole che la vera bellezza risiede nella gentilezza e nell’umiltà, e cerco sempre di mantenere un approccio aperto e altruista verso gli altri. Il mio ego è una parte di me, ma non mi definisce completamente; è piuttosto un aspetto della mia personalità che si integra armoniosamente con la mia autenticità e la mia umanità”.
Quali sono le tue sensazioni quando vieni fotografata? “Quando vengo fotografata, posso provare una varietà di emozioni a seconda del contesto, del momento e del mio stato d’animo. In generale, potrei sentirmi entusiasta all’idea di catturare un momento speciale o di creare un’immagine memorabile. Potrei anche provare una certa tensione o timidezza. Tuttavia, spesso cerco di rilassarmi e di essere me stessa davanti all’obiettivo, cercando di trasmettere autenticità e naturalezza nell’immagine finale. In definitiva, le mie emozioni durante una sessione fotografica dipendono da una serie di fattori e possono variare da volta a volta”.
Quali sono i generi fotografici che preferisci? “Mi affascina in particolare il genere legato alla moda, dove sono io il soggetto delle immagini. Trovo emozionante essere al centro dell’attenzione dell’obiettivo e vedere come il fotografo cattura non solo l’estetica degli abiti, ma anche la mia personalità. È come se ogni scatto raccontasse una storia, rendendo tangibile l’essenza di chi sono. Essere il soggetto di queste fotografie mi permette di esplorare diversi aspetti di me stessa e di celebrare la mia bellezza in modo autentico e genuino. Raccontaci del tuo ultimo book fotografico e dicei che sensazioni hai avuto e cosa è successo. Il mio primo book fotografico è stata un’esperienza indimenticabile. Il fatto che fosse ambientato in un teatro ad Abano Terme ha reso l’esperienza ancora più speciale, dato che ho avuto l’opportunità di esplorare un luogo così affascinante. Durante la sessione fotografica, mi sono divertita a sperimentare pose e espressioni diverse, cercando di trasmettere al meglio chi sono attraverso le immagini. Ma verso la fine, devo ammettere che la stanchezza ha cominciato a farsi sentire. Non avevo mai realizzato quanto potesse essere impegnativo posare per così tanto tempo! Guardando le foto scattate durante quel momento, si può chiaramente percepire la mia fatica, ma anche la determinazione nel voler dare il meglio di me nonostante tutto. Anche se può sembrare un lavoro banale, posare per un book fotografico è un impegno che richiede concentrazione, energia e resistenza. È un mix di emozioni, che va dall’eccitazione alla stanchezza, ma alla fine il risultato finale rende ogni sforzo valsa la pena. Sono grata per l’opportunità di aver vissuto questa esperienza”.
Abbiamo saputo che sei stata in una diretta nazionale in quale, cosa hai provato davanti ai teleschermi e qual era il tuo compito. Ci ritornerai? “Partecipare a una diretta nazionale come valletta è stata un’esperienza indimenticabile. Mentre ero sul palco, pronto a lanciare la pubblicità, mi sentivo emozionata e nervosa allo stesso tempo. Quando ho preso il microfono in mano, tutto intorno a me sembrava svanire, lasciandomi sola con la telecamera del regista. Il silenzio che è calato è stato quasi opprimente, ma è stata una sensazione strana e profonda, come se fossi in una stanza da sola. Quando ho pronunciato la mia prima parola, sentendo la mia voce profonda amplificata dal microfono, è stato un momento di grande rivelazione. È stato come se improvvisamente fossi uscita dal mio guscio di timidezza. È stata un’esperienza molto intensa e profonda, anche se dall’esterno potrebbe sembrare banale. Fortunatamente, il programma è stato estremamente coinvolgente e sia i conduttori che la regia mi hanno aiutata a superare le mie paure e a sentirmi più a mio agio sul palco, ma più di tutti il mio fotografo Federico Badoer. Sicuramente ci tornerei con grande piacere perché è stata un’esperienza unica, mi sono sentita veramente dentro una tv, ed è tutt’altro che vederla da casa”.
Che cosa è per te la moda (fashion)? “Per me, la moda è molto più di semplici capi di abbigliamento; è un’espressione di creatività, personalità e individualità. È un’arte che ci permette di esprimere noi stessi in modo autentico e di trasformare il nostro aspetto esteriore per rispecchiare la nostra bellezza interiore”.
Qual è il tuo rapporto con la moda? “Il mio rapporto con la moda è profondo e appassionato. Per me, la moda non è solo una questione di abiti e tendenze, ma è un modo per esprimere chi sono e celebrare la mia individualità. Adoro esplorare nuovi stili, combinazioni di abbigliamento e tendenze, trovando gioia nel creare look che riflettano il mio umore e la mia personalità. Inoltre, sono consapevole dell’importanza sociale e culturale della moda. Mi interessa esplorare come la moda può essere utilizzata come mezzo di espressione e di cambiamento sociale, e cerco di essere consapevole dell’impatto delle mie scelte di abbigliamento. In definitiva, la moda per me va oltre l’aspetto esteriore; è una forma di espressione personale”.
Qual è il capo di vestiario che ami di più e quello di meno? “Il capo vestiario che amo di più sono i vestiti aderenti che mettono in risalto le mie forme. Mi piacciono le linee che seguono le curve del mio corpo, evidenziando la mia femminilità e la mia sicurezza. Adoro indossare abiti che valorizzano la mia silhouette, come vestiti a tubino, gonne aderenti o pantaloni skinny. Al contrario, tendo a evitare i capi che tendono a nascondere le mie forme, come vestiti troppo larghi o oversize. Preferisco abiti che mi fanno sentire sicura e a mio agio nel mio corpo, piuttosto che nascondere ciò che mi rende unica”.
Scarpe basse o tacchi? Stivali o décolleté? “Indossare i tacchi è sempre stato un po’ come indossare una corona invisibile: mi fa sentire più sicura di me stessa, anche se ammetto che a volte possono essere dolorosi. Ma, come si suol dire, la bellezza richiede sacrifici, giusto? Quando si tratta di scegliere tra stivali e decolleté, dipende dall’occasione e dall’umore del momento. Gli stivali sono perfetti per un look casual e rilassato, mentre i decolleté aggiungono un tocco di eleganza e raffinatezza ad abiti più formali o da sera. Personalmente, ho sempre avuto una predilezione per i decolleté. Credo che aggiungano quel tocco di femminilità che completa ogni outfit. Naturalmente, cerco sempre di bilanciare lo stile con il comfort; quindi, se posso optare per una scarpa comoda senza rinunciare allo stile che amo, lo faccio senza esitazione. Alla fine, ciò che conta è come mi sento quando indosso un determinato paio di scarpe: se mi danno sicurezza e mi fanno sentire al mio meglio, allora sono la scelta giusta per me.”
Un accessorio che non manca mai quando esci da casa? “Indossare orecchini è sempre stato per me più di una semplice abitudine: è un modo per portare con me un pezzo di storia e di affetto. Fin da piccola, mi sono abituata a ricevere un paio di orecchini per ogni compleanno, trasformando questa tradizione in un legame speciale con le persone che mi sono vicine. Ogni paio di orecchini racconta una storia diversa: c’è quello regalato dalla mia zia, che porta con sé ricordi di gioia e di complicità, e quello ricevuto dalla mia mamma, che rappresenta l’amore incondizionato e il calore familiare che mi avvolge ogni giorno. Indossare orecchini è diventato così una parte integrante della mia identità. Senza di loro, mi sentirei incompleta, come se mancasse qualcosa di importante. Sono più di semplici accessori: sono un simbolo di affetto, di legami speciali e di ricordi preziosi che porto con me ovunque vada”.
Ultima domanda, progetto fotografico che vorresti realizzare e perché? “Vorrei creare un progetto fotografico che celebra la bellezza e l’unicità di ogni individuo, focalizzandosi sul viso e sul potere del sorriso. Personalmente, vorrei includere il mio volto in questo progetto, compreso il mio sorriso. Il motivo è che ho uno spazio tra i denti che mi ha sempre resa un po’ diversa dagli altri, e in passato sono stata oggetto di scherzi a causa di questo particolare tratto. Tuttavia, col passare del tempo ho imparato ad apprezzare e ad accettare questa caratteristica del mio viso. Mi rendo conto che è proprio questo spazio tra i denti a rendermi unica, e ho imparato ad amarlo come parte di me stessa. Per me, il viso è la parte del corpo che più mi rende unica e autentica, e vorrei catturare la sua bellezza e la sua espressione attraverso la fotografia. Il mio obiettivo con questo progetto sarebbe quello di trasmettere un messaggio di accettazione di sé e di celebrazione delle differenze. Vorrei dimostrare che la vera bellezza risiede nella diversità e nell’autenticità di ciascun individuo, e che non c’è niente di più affascinante di un sorriso sincero che riflette la vera essenza di una persona”.
Le fotografie sono Federico Badoer che ringrazia il Teatro Pietro d’Abano
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