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Il Fashion System e l’emergenza Green: una MFW all’insegna della sostenibilita’

MILAN, ITALY – SEPTEMBER 22: Sophia Loren and Valentino Garavani attend the Green Carpet Fashion Awards during the Milan Fashion Week Spring/Summer 2020 on September 22, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Jacopo Raule/Getty Images)

Dopo l’Oil&Gas, quella della moda sembra essere, secondo alcuni dati, la seconda industria più inquinante al mondo, tuttavia, pare che alcune iniziative intraprese dalle grandi case di moda siano nella giusta direzione per rendere il settore dell’abbigliamento più sostenibile.

Sarà l’era della Fashion Revolution? Bio-eco-green è, a tal proposito, il mantra di Carlo Capasa, Presidente della CNMI (Camera Nazionale della Moda Italiana). Abiti sostenibili, plastic free e mobilità green sono le parole chiave in questa settimana di sfilate milanesi. Pertanto, il rispetto dell’ambiente, la sostenibilità, la lotta contro il global warming e l’etica green sono i temi centrali per il futuro della nuova Fashion Industry.

Molti brand hanno così declinato il concetto green in base alle proprie peculiarità, tra questi vi è Prada che per la produzione delle sue borse ha utilizzato fili di nylon originati da reti da pesca usate, rifiuti di plastica presenti in oceano, scarti di fibre tessili e vecchi tappeti rigenerati: si tratta del Progetto Re-Nylon che vede la realizzazione di sei modelli classici per l’uomo e per la donna attraverso l’utilizzo dell’ECONYLON (un filato in nylon rigenerato).

Gucci, invece, vuole rendere l’intera catena “Carbon Neutral” con quattro progetti di riforestazione e arrivare al 100% di energia rinnovabile dall’anno prossimo: compenserà annualmente tutte le emissioni di gas serra – GHG (Green House Gas) – generate dalle proprie attività (siti produttivi, uffici, negozi, magazzini) e da quelle dell’intera supply chain, al netto delle riduzioni di emissioni di GHG generate dai progetti ambientali messi in atto fino ad ora.

Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il Lavoro, Commercio, Moda e Design, ha infatti sottolineato la volontà di favorire “la nascita di un nuovo modo di intendere la moda e tutta la sua filiera produttiva”.                                      

Un impegno che si configura anche mediante la Green Carpet Fashion Award (giunto Domenica 22 settembre alla 3 edizione): un’iniziativa che indica il primato delle sfilate milanesi a livello internazionale su questi temi.

Pertanto, il Green Carpet si propone di promuovere la circolarità della moda contrastando il consumo compulsivo nell’industria del fashion: la cerimonia di consegna dei premi green, dedicata alla moda sostenibile, si è tenuta presso il Teatro La Scala che tra star internazionali, stilisti celebri e top model, ha avuto tra i protagonisti Valentino Garavani accompagnato da Sophia Loren. E’ stato lui a ricevere il prestigioso Legacy Award, scelto come vincitore dal direttore creativo e co-fondatore di Eco-Age Livia Firth e dal presidente della CNMI Carlo Capasa.

Il made in Italy è un valore, il terzo brand più conosciuto al mondo e la moda rappresenta una parte imprescindibile di questo brand. La sostenibilità è ormai il fattore distintivo dei marchi di moda con le nuove generazioni… ad affermarlo è anche Carlo Maria Ferraro, presidente di ICE Agenzia. Pertanto, l’evento Green Carpet Fashion Award (nato da un progetto della Camera Nazionale della Moda Italiana CNMI, in collaborazione con Eco-Age e con il sostegno del Ministro dello Sviluppo Economico) si propone di celebrare l’impegno verso la sostenibilità delle case di moda che lavorano per abbracciare il rapido cambiamento preservando il patrimonio e l’autenticità dei produttori su piccola scala.

Nancy Gargiulo

Le fotografie sono state fornite da Nancy Gargiulo. I diritti appartengono ai relativi fotografi
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