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Francesca Cini, in arte Tekla Bless, ci racconta la sua esperienza a the voice of Italy 2015 nel team Loser di J-AX

Nonsolomodanews intervista Francesca Cini, in arte Tekla Bless. Francesca vive a Borgonuovo di Sasso Marconi, in provincia di Bologna, insieme alla sua famiglia. Studia canto da otto anni. È stato suo fratello maggiore a spingerla ad intraprendere la carriera artistica. Ha conseguito il diploma di grafico pubblicitario e, da anni, affianca all’attività lavorativa quella artistica. Scrive lei i suoi pezzi: sia testo che musica. Queste poche righe sono state prese dal sito ufficiale di the voice of Italy 2015http://www.thevoiceofitaly.rai.it/talenti/francesca-cini/#tab-id-2. Abbiamo conosciuto Francesca alcuni anni  fa dopo avere visto pubblicata una fotografia su FB e così l’abbiamo invitata a posare in studio. Una bella conferma. Ragazza semplice dai sani principi e una forza di volontà importante e quando abbiamo saputo che partecipava a the voice of Italy 2015 siamo subito diventati suoi fan. The voice of Italy è terminato con la vittoria di Fabio Curto mentre la nostra Tekla è stata eliminata ai live. Ringraziamo Tekla per averci concesso questa intervista e auguriamo ai nostri lettori buona lettura.

Ciao Tekla, come stai? “Bene, adesso siamo tornati alla vita cosiddetta normale, quindi molto bene, più rilassata e più tranquilla”.

Ci vuoi raccontare il tuo the voice of Italy 2015, ovvero da quando hai deciso di partecipare ai casting a quando hai saputo che partecipavi, in modo tale da capire, comprendere l’evoluzione? “Io ho sempre fatto i provini per qualsiasi talent riguardante il canto e la musica però negli ultimi anni  avevo perso la fiducia in queste cose e perciò non avevo molto voglia di fare questo provino. Poi, nel caso di the voice, la procedura è che si manda la email e se si viene scelti ti comunicano un luogo e un orario d’incontro. Devo dire che un po’ mi ha costretto mia zia Gisella (sorella di mamma, ndr), io non volevo neanche inviare l’email ma lei mi ha  r….  tanto le scatole nel ricordarmi di mandare l’email e alla fine ho inviato tutto il materiale”.

Tu non ci credevi e un giorno ti hanno chiamata?  “Si. Inizialmente con gli autori e quelli che si interessano dei provinanti. Non ti dicono nulla, non ti danno false speranze, nulla di nulla. Rimane un punto interrogativo fino all’ultimo minuto. Questo è avvenuto anche nel programma e nelle fasi del programma stesso. Della serie:  sono entrata, sono tranquilla e qualcosa faccio. Non è così, sei sempre in bilico ed è un perenne provino anche il programma in sè. Il provino andò  bene anche se sul momento non mi dissero nulla e poi ho aspettato un mese per andare a registrare la prima blind a Milano”.

Che cosa hai pensato dopo la tua prestazione canora alle blind? “Non sapevo nulla, in quanto, devo dire la verità i talent non incontrano i miei favori.  A me piace molto <<sentire>> la musica e nei talent la tengono molto lunga. Inizialmente facevo fatica a seguire per intero il talent e l’ho scoperto mentre lo facevo. Il blind (la prestanzione canora con i coach girati e che sentono solo la voce e non vedono i cantanti ndr) credo che sia stata la parte più bella di tutto il programma è ovvio che ringrazio AX (J-AX ndr) per essermi presa il lusso di essermi esibita durante un live show, quindi nella fase finale del team loser. Ribadisco che la parte più bella come crescita artistica è avvenuta proprio durante le blind. Sul momento non riesci a realizzare, lo fai in seguito”

Tu hai già parlato di J-AX Alessandro. Che cosa ti ha colpito di lui e cosa ha significato per te far parte del suo team? “J-AX è sempre stato il mio idolo da quando ero bimba, quindi è come vedere la persona che stimi dal punto di vista artistico che poi lavora con te o lavora su di te è stato un sogno ad occhi aperti. Io non sono stata mai la fan accanita che lo aspettava ai concerti, ero semplicemente quella che era iscritta al fan club perchè piaceva la persona. Però è ovvio che uno schermo (TV ndr), una radio crea il personaggio e spesso la persona passa in secondo piano. In questo caso ho avuto anche la possibilità di conoscere la persona ed effettivamente è così come si vede. E’ molto limpido, molto tranquillo e una persona estremamente timida, sembra una persona fuori dalle righe e invece è una persona molto sulle sue, molto educato e non “sbordellone” come lo si dipinge. Il tatuaggio dà un’mmagine ed è in forte contrapposizione con la dolcezza d’animo che dimostra. J-AX è una persona che la sa lunga rispetto a quei signorotti in giacca e cravatta che mentre spingono il passeggino (come J-AX canta in una sua canzone) messaggiano con l’amante… J-AX mi ha dato l’impressione di una persona limpida e concreta”.

Tu hai fatto parte del team di J-AX. A the voice of Italy c’erano i Facchinetti (Roby e Francesco) Noemi e Piero Pelù, con chi ti sarebbe piaciuto collaborare? “J-AX era la mia scelta e sono ancora convinta di avere avuto con lui le giuste energie per arrivare dove sono arrivata, però, obiettivamente parlando, anche Piero (Pelù ndr) mi aveva colpita perchè è una persona con grande, grande, grande, cultura musicale. Capendo il mio carattere musicale poteva sicuramente seguirmi adeguatamente nonostante lui abbia la figura del rocker. Stesso discorso con Noemi.  Noemi l’ho rivalutata piano piano nel programma. La seguivo come artista musicalmente e non come figura generale e non sapevo come potesse essere. Invece i Facchinetti mi sarebbero piaciuti… Facchinetti senior mi ha colpito molto, c’era molta affinità canoro e artistico”.

Pensi che TVOI possa essere un trampolino per il successo per la tua carriera o lo consideri un passaggio intermedio? “Per la visualizzazione e farsi conoscere si, essendo un programma che è andato in onda su RAI2, però essenzialmente siamo bombardati da talenti che si distinguono per le proprie cose. Io penso che debba essere sfruttato per il percorso di maturità che ti fa fare, comunque è un ambiente differente e se anche il paragone potrebbe essere forzato è come un incidente in auto da cui apprendi qualcosa, ingurgiti, butti giù, metabolizzi… questo è l’aspetto negativo del talent ma se non fosse stato così probabilmente la crescita sarebbe stata differente”.

La voice of Italy 2015 è Fabio Curto, te l’aspettavi o è stata una sorpresa? “Io sono poco obiettiva e poi, all’interno del programma, tutti mi sono diventati simpatici e quindi non sono nelle condizioni di dire <<preferisco che vinca uno o l’altro>>  forse a livello di team volevo che vincesse Carola (Campagna ndr) ma contemporaneamente anche Fabio per tutti i viaggi Bologna – Milano che ci siamo fatti insieme. Io sono contenta che abbia vinto Fabio perchè porta una ventata di novità, fa country, fa folk e meno che pop, ma la vendi bene anche sul pop. Fabio fa sfumature che raccoglie tantissime fasce di età. Sono contenta per lui”.

Calcio. Tu vivi in provincia di Bologna e il Bologna è tornato in serie A. Ti interessi di questo sport? “Auguri al Bologna ma io seguo il motociclismo che fa mio fratello”.

Programmi futuri. C’è la possibilità di venirti a sentire per gli amici di Nonsolomodanews dell’Emilia Romagna? “Il giorno 6 luglio mi esibirò presso l’istituto Ramazzini di Ozzano per una causa benefica e durante la quale, essendoci anche un concorso canoro, farò da giudice e poi l’11 luglio a Fanano, la stra• Fanano, notte bianca nella quale suonerò”.

Per chi volesse sapere della tua estate a livello artistico, come devono fare i lettori di Nonsolomodanews? “Sicuramente seguendo le mie pagine sui vari social come FB, twitter e sul canale youtube “.

Ringraziamento particolare da fare? “Prima di tutto alla mia famiglia. Il percorso è stato impegnativo. Un ringraziamento a tutti quelli che stanno dietro al programma e non si vedono  come Simone De Rosa, gli autori , il mio redattore, che era Fabrizio, J-AX per primo, il mio vocal coach che ha avuto il ruolo rilevante Steve Luchi (batterista di J-AX)”.

Grazie Tekla per questa lunga intervista e in bocca al lupo per il tuo futuro.

Bruno Angelo Porcellana

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