Comunicato Stampa

62° Premio Faenza, la ceramica oggi

62° Premio Faenza, la ceramica oggi

Dal 1 luglio al 29 ottobre al MIC Faenza torna la Biennale Internazionale della Ceramica D’Arte Contemporanea.

Settanta artisti, oltre venti nazioni rappresentate, il meglio della scena artistica contemporanea che ha scelto di utilizzare la ceramica per realizzare le proprie sculture e installazioni è in mostra al MIC Faenza dal 1 luglio al 29 ottobre 2023 per la sessantaduesima edizione del Premio Faenza, una delle Biennali d’arte Ceramica Contemporanea più importanti al mondo.

La mostra espone le opere degli artisti selezionati, su oltre un migliaio di partecipanti, scelti da una giuria internazionale composta dalla direttrice del MIC Faenza, Claudia Casali, Judith Schwartz, presidente del Museum of Ceramic Art-NY, Ranti Tjan, direttore della Royal Academy of Art in The Hague, Tomohiro Daicho, senior curator del MOMAK di Kyoto.

I temi trattati e affrontati sono molteplici: tematiche sociali, ambientali, chi si confronta con la propria tradizione e con l’argilla per recuperare le proprie radici o riflettere sul territorio. Alcune opere si interfacciano al pubblico richiedendo la sua partecipazione, molte altre mescolano alla ceramica altri materiali come resine, legno, fotografia.

Il 62 Premio Faenza, che ha avuto l’onore di ricevere quest’anno il riconoscimento della “Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana”, si rivela uno specchio fedele della contemporaneità, una finestra da cui guardare e analizzare l’epoca che viviamo con le sue ansie, i suoi stili di vita e le sue problematiche sociali e ambientali.

Le poetiche rispettano la tradizione ceramica, ma allo stesso tempo la superano attraverso le ricerche tecnologiche che un materiale come la ceramica, tanto antico e moderno, impone, oppure la confondono insieme ad altri materiali.

E così succede anche alle opere premiate. L’installazione “Paradiso eclettico di terra” dell’artista belga Yves Malfliet, (premio over 35 sostenuto dalla Fondazione del Monte e Cassa di Risparmio Faenza) e l’opera “Courtyard Twilight Series IV” (premio under 35 sostenuto da Cersaie) dell’artista cinese Wei Bao riflettono attraverso l’argilla sul rapporto tra uomo, società, natura e ambiente.

“Yves Malfliet evolve reinventando costantemente il suo lavoro attraverso creazioni argute e stimolanti.  – commentano i giurati – Il processo di lavorazione dell’argilla è caratterizzato da molteplici tecniche che danno vita ad un insieme armonico. L’aspetto intellettuale dell’opera porta ad indagare la nostra società e, più profondamente, i resti della società, attraverso la fusione e un apparente collasso degli oggetti, racchiusi in scatole in cui tutto è accatastato, come un bric-à-brac o rifiuti. L’opera ingloba l’intero spazio concesso: muro, tavolo, pavimento in una installazione totale di grande originalità”.

Il lavoro di Wei Bao – continua la Giuria – pone invece l’attenzione sul rapporto tra uomo e natura a partire da una riflessione sulle antiche civiltà e i loro nuclei abitativi. La circolarità rappresenta la rivoluzione della Terra, le antiche civiltà iniziarono a vivere in spazi circolari, a contatto e in simbiosi con la natura. Questo è un tema quanto mai attuale: viviamo tutti i giorni la perdita di quell’armonia primordiale. L’opera ci richiama al rispetto degli equilibri naturali nel costruire, per tornare ad un dialogo sereno con la natura”.

La Medaglia della Camera dei Deputati è andata ad Anja Seiler, la Medaglia del Senato della Repubblica a Marieke Pauwels, il Premio Monica Biserni a Sarah Pschorn, il Premio in memoria di Eleuterio Ignazi a Victor Fotso Nyie, il Premio Rotary Club Faenza a Marco Samorè, il Premio Lions Faenza Club Host ad Elysia Athanatos, la Medaglia d’argento della rivista “D’A”ad Hongli Peng, infine il Premio alla Carriera del MIC Faenza: Velimir Vukicevic.

Le Menzioni d’Onore della Giuria vanno invece a Sara Cancellieri, Frank Louis, Fausto Salvi, Veljko Zejak.

“E’ una edizione speciale, che ci emoziona – afferma la direttrice del MIC Faenza Claudia Casali – è un ritorno alla normalità e alla consuetudine del Premio come appuntamento biennale atteso dal mondo dell’arte ceramica internazionale. L’ultima edizione fu nel 2018, molto è cambiato da allora, sia nella percezione dell’arte ceramica che inevitabilmente nelle poetiche degli artisti. Siamo molto soddisfatti del risultato e della partecipazione”.

Visita guidata gratuita ogni martedì di luglio, alle 18.

Gli artisti selezionati in mostra

Categoria Over 35

Dorna Abyak (Iran), Darien Arikoski-Johnson (USA), Elysia Athanatos (Cipro), Eliza Au (Canada), Kosmas Ballis (USA), Leonardo Bartolini (Italia), Sofia Beça (Portogallo), Nicola Boccini-Nicola Renzi (Italia), Anne Butler (UK), Kris Campo (Belgio), Sara Cancellieri (Italia), Greg Daly (Australia), Nathalie Doyen (Belgio), Antonio Fois (UK), Magdalena Gerber (Svizzera), Kei Hoashi (Giappone), Peter Johnson (USA), Maria Joanna Juchnowska (Norvegia), Ivan Kanchev (Bulgaria), Sunbim Lim (Sud Corea), Frank Louis (Germania), Yves Malfliet (Belgio), Massimo Manfredi Luccioli (Italia), Domenico Mangano & Marieke Van Rooy (Italia-Olanda), Alexandra Marinova (Bulgaria), Garrett Masterson (USA), Mikaso Tamago (Serbia, Giappone), Daniel Molyneux (USA), Muscle Memory Collective (USA), Yuko Nemoto (Giappone), Marieke Pauwels (Belgio), Maria Pol (Svizzera), POL Polloniato (Italia), Liza Riddle (USA), Sibylle Ritter (Francia), Fausto Salvi (Italia), Marco Samorè (Italia), Virginia San Fratello (USA), Anja Seiler (Svizzera), Brook Sigal (Francia), Nora Smahelova (Rep. Ceca), Kirsten Spuijbroek (Olanda), Eileen Cohen Süssholz (Sud Africa), Mariette Van der Ven (Olanda), Mattia Vernocchi (Italia), Velimir Vukicevic (Serbia), Lily Wang (Taiwan), Peng Xuejing (Cina), Tomoyo Yoshida Arrighi (Giappone), Veljko Zejak (Serbia).

Categoria Under 35

Felicithas Arndt (Germania), Wei Bao (Cina), Federico Branchetti (Italia), Uriel H. Caspi (Israele), Noa Chernichovsky (Israele), Lin Dong (Cina), Victor Fotso Nyie (Italia), HongLi Peng (Cina), Lena Kaapke (Germania), Guglielmo Maggini (Italia), Thomas Marseiler (Austria), Yu Mengtong (China), Sarah Pschorn (Germania), Lisa Reiter (Austria), Davide Ronco (Danimarca), Tomoya Sakai (Giappone), Katrina Schneider (Austria), Lei Shao (Cina), Laurence Sturla (Austria).

 

Con il sostegno

Direzione Generale Ricerca Educazione E Istituti Culturali, Regione Emilia-Romagna, Comune di Faenza, Unione della Romagna Faentina, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza, Confindustria Ceramica, Caviro, Sacmi.

 

Media Partners

La Ceramica Moderna e Antica, Pubblisole

 

Scheda tecnica

62° Premio Faenza – Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea

MIC Faenza, viale Baccarini 19 – 48018 – Faenza (RA)

Apertura: mar-dom 10-19, chiuso i lunedì non festivi

Info: 0546697311, info@micfaenza.org, www.micfaenza.org

 

 

Storia del Premio Faenza

Il Premio Faenza ha segnato la storia culturale di Faenza nel XX secolo, facendone un punto di riferimento ceramico mondiale soprattutto a partire dagli anni Sessanta.
Istituito nel 1932 con dimensione regionale per iniziativa del Museo di Faenza e il patrocinio dell’E.N.A.P.I. (Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie), il Concorso non si presentava come una manifestazione autonoma, ma inserita in un complesso di iniziative a carattere fieristico-promozionale, anche eterogenee tra loro, che Faenza aveva realizzato da alcuni anni con il nome di “Settimana Faentina”.

Il Concorso non era, fin dalle sue prime edizioni, una iniziativa estemporanea: traeva origine dalla tradizione ceramica faentina ed aveva una premessa nei dettati di Gaetano Ballardini che aveva stabilito, con felice intuito, nello statuto del nascente Museo (1908) di “indire mostre internazionali, periodiche, di ceramiche interessanti l’uno e l’altro punto dell’arte, della tecnica, dell’uso pratico” nonché di “indire concorsi internazionali per la produzione della ceramica sotto l’aspetto d’arte e di tecnica”.

Nel 1938 il Concorso prese carattere nazionale; era la prima manifestazione in questo settore che veniva inaugurata in Europa con una precisa caratterizzazione, una cadenza periodica e senza finalità commerciali.

La parentesi bellica interruppe nel 1942 lo svolgimento del Concorso che già nel 1946 riprendeva, proseguendo regolarmente fino ad oggi: con cadenza annuale fino al 1987, biennale dal 1989. Nel 1963 il Concorso si è ampliato a livello internazionale.

La Manifestazione è stata, fin dall’inizio, un importante momento nella valorizzazione, nel rinnovamento, nella promozione della ceramica. Ha inoltre dato impulso a una ricerca complessa, non solo estetica, nel settore della tecnologia delle argille, degli smalti, delle cotture mutuandole dall’industria e coinvolgendo di ritorno l’industria stessa nel design di oggettistica e di piastrelle. Visto non solo come stimolo nei confronti della ceramica tradizionale, il Concorso di Faenza ha avuto un indubbio dialogo con l’arte contemporanea e con il design.

Le ultime edizioni hanno mostrato aspetti non marginali sul fronte della sperimentazione e della contaminazione fra vari linguaggi non esclusivamente ceramici. Quest’ultimo approccio può essere fonte di impensabili sviluppi verso nuove prospettive.

Nel 2018 il Museo di Faenza ha celebrato le 60 edizioni del Concorso, 80 anni di vita, con la mostra “Ceramics Now!” invitando curatori e artisti provenienti da tutto il mondo a celebrare la scultura ceramica e questa traguardo unico.

La 61° Edizione, che si doveva svolgere nel 2020, è stata sospesa causa pandemia. L’esposizione è stata sostituita da appuntamenti settimanali online, i Faenza Prize Talks, con gli artisti selezionati e i curatori. Ne è nato un podcast (tuttora fruibile sul canale youtube micfaenza), seguito dal oltre 600mila persone in tutto il mondo, utilizzato dalle università come strumento di formazione e ricerca sulla ceramica contemporanea. Un bel libro è stato pubblicato per testimoniare questa edizione “mancata”.

Stefania Mazzotti – Ufficio Stampa e Comunicazione
Tutti i diritti riservati © 2023 – Email: nonsolomodanews@gmail.com

 

 

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