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Stefano Belisari, in arte Elio (delle storie tese) ha Inaugurato il 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti

Inaugurato il 12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti – Il più importante evento dei Vignaioli italiani prosegue a BolognaFiere fino a lunedì 27 novembre.
Più di 1.000 espositori, tra vignaioli italiani ed europei, olivicoltori e artigiani del cibo. 8.000 vini da assaggiare e acquistare, e masterclass sulle eccellenze dell’enologia italiana


  “Ci sono tutte le premesse perché sia una tre giorni di successo e da qui vogliamo iniziare una lunga avventura insieme. Tenevamo particolarmente ad avere il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a BolognaFiere che, grazie anche alla Slow Wine Fair in calendario la prossima primavera, sta diventando il punto di riferimento fieristico per i produttori e i consumatori di vino di qualità”.
Con queste parole, il Presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari, ha aperto la dodicesima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, che per la prima volta si tiene nel capoluogo emiliano, dove proseguirà fino a lunedì 27 novembre.
Il taglio del nastro è stato affidato a un ospite d’onore, il cantautore Elio (all’anagrafe Stefano Belisari), che ha poi ricevuto da FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti il premio “Vignaiolo come noi” per aver “riannodato i fili delle sue radici contadine – questo un passaggio della motivazione – e, pur rimanendo a vivere in città, aver trovato nella campagna marchigiana un luogo dove esprimere un altro lato del suo caleidoscopico talento”.
Il Comune di Bologna, che patrocina il Mercato dei Vini, era presente all’inaugurazione con Daniele Ara, Assessore all’Educazione ambientale, Agricoltura, Agroalimentare e Reti idriche, che ha ringraziato FIVI per aver scelto Bologna e ha sottolineato come il vino sia un prodotto centrale per la città e per la regione: “Questo evento ci consente di riprendere il dialogo con i consumatori, che talvolta dimenticano quanto sia rilevante bere bene, cioè prodotti di qualità, che hanno un’identità, un legame con il territorio”. Ara ha, inoltre, ringraziato Confcommercio Ascom Bologna, che supporta la manifestazione, per aver consentito – in particolare, con la “La notte bianca dei Vignaioli” in programma sabato 25 novembre
– di portare la fiera nei luoghi della città.
Ma l’intervento più atteso dal pubblico dei Vignaioli è stato quello di Lorenzo Cesconi, Presidente di FIVI: “Il Mercato dei Vini ci permette di promuovere degli ideali produttivi sani e veri, che partono dalla terra con estrema onestà e arrivano nelle bottiglie che mettiamo sulle nostre tavole. Qui in fiera trova espressione un percorso identitario spontaneo e virtuoso, che come FIVI cerchiamo di accompagnare. Venire a Bologna segna un cambiamento epocale ed è una sfida, ma la manifestazione aveva ormai bisogno di spazi e servizi adeguati, all’altezza dei Vignaioli e dei visitatori, per continuare ad appassionare tutti”.
Il Mercato si dispiega su 30.000 metri quadrati, distribuiti in quattro padiglioni.
Nel 29 e nel 30 sono collocati ben 985 Vignaioli soci FIVI, provenienti da tutte le regioni italiane. Accanto a loro, i Vignaioli europei di due associazioni nazionali appartenenti a CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants e 29 olivicoltori indipendenti soci della FIOI – Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti.
Oltre 8.000 i vini in assaggio, che il pubblico può acquistare e trasportare fino al parcheggio multipiano Michelino con gli iconici carrelli FIVI (restituendoli lì agli organizzatori, senza dover tornare nei padiglioni) oppure farsi recapitare direttamente a casa grazie a un pratico servizio di spedizioni.
Nella galleria centrale tra i padiglioni 29 e 30 trovano spazio i partner e gli sponsor del Mercato dei Vini, nonché lo stand istituzionale FIVI con le celebri t-shirt e altri gadget firmati “Vignaioli Indipendenti”, mentre i padiglioni 28 e 36 ospitano il food e i servizi correlati al Mercato.
Nel programma di domani, domenica 26 novembre, spiccano due masterclass realizzate in collaborazione con ALMA – La scuola internazionale di cucina italiana e dedicate ad altrettanti importanti vitigni autoctoni, vere e proprie eccellenze dell’enologia italiana.
La prima degustazione guidata dai Vignaioli si terrà dalle 11.30 alle 13.00 e verterà su “U Baccan, il Pigato che sfida il tempo”.
Severa selezione delle vigne più vecchie dei vigneti aziendali, “U Baccan” – “il capo”, in dialetto ligure – è una delle più importanti e note espressioni del Pigato e mostra la vocazione di questo vitigno a produrre un vino di grande personalità, con ottime capacità d’invecchiamento.
Riccardo Bruna è stato uno dei pionieri del Pigato, che ha imbottigliato già dai primi anni Settanta: affettuosamente ribattezzato “U Baccan”, con l’omonimo vino la famiglia Bruna porta avanti la memoria di Riccardo, nella concretezza di tante vendemmie.
Il produttore Roberto Germani dialoga con Paolo Trimani, enotecaro a Roma e Vignaiolo nel Lazio. In degustazione: Pigato Riviera Ligure di Ponente DOC “U Baccan” 2016/17/19/20/21.
A seguire, dalle 14.30 alle 16.00, la Masterclass “Emozioni dal Vulture: il “Damaschito” di Grifalco”. Un unico cru, nel cuore del Vulture. Vigne di Aglianico di oltre settant’anni. Una vinificazione scrupolosa e circa due anni di affinamento in botte. Nasce così il Damaschito di Grifalco, una delle versioni di Aglianico della cantina di Venosa, che fin dalla fondazione ha deciso di dedicarsi solo a questo antico vitigno. Il produttore Andrea Piccin dialoga con Angela Fronti, Vignaiola in Toscana.
In degustazione: Aglianico del Vulture Superiore DOCG “Damaschito” 2015/16/17/18/19. Per informazioni e prenotazioni, scrivere a info@fivi.it.
Per maggiori dettagli su orari, ingressi, biglietti, parcheggi, spedizioni: mercatodeivini.it.

Testo a cura Ufficio stampa BolognaFiere – Ufficio Stampa FIVI
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