Interviste

Miss Italia. Intervista con Veronica Lasagna, seconda classificata alla finale nazionale 2023

Veronica Lasagna

Nonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori la giovanissima Veronica Lasagna, seconda classificata alla finale nazionale di Miss Italia 2023 della patron Mirigliani, andata in scena a Salsomaggiore Terme (PR), sede storica del concorso, lo scorso Novembre. Veronica ha partecipato alla finale nazionale con i titoli di Miss Mantova e Miss Cinema Dr. Kleein Lombardia. Abbiamo avuto il piacere di conoscere Veronica durante una sua attività lavorativa presso il polo fieristico di Milano/Rho. Le abbiamo chiesto di raccontarci un po di sé rispondendo a una lunga serie di domande. Ringraziamo Veronica per questa intervista e auguriamo ai nostri lettori buona lettura.

Ciao Veronica, benvenuta su Nonsolomodanews, ti vuoi presentare? “Buonasera, assolutamente si! Sono Veronica Lasagna e sono nata il 23 luglio 2004 a Fiorenzuola d’Arda in provincia di Piacenza. Sono alta 1,82 m, di scarpe indosso un 41 e le mie misure sono 82 cm di seno, 63,5 di vita e 96 di fianchi. Ho i capelli di un colore castano chiaro, lunghi quasi fino al bacino. Parlando un po’ di me sono vissuta undici a Milano Marittima, dove i miei genitori avevano un hotel e lí ho frequentato le scuole elementari e la prima media, i restanti due anni li ho terminati a Mantova, essendo i miei genitori originari di lì, dove poi ho deciso di iscrivermi al liceo classico, una scuola per cui ho provato un mix tra amore e odio”.

Veronica, veniamo subito alla nota dolente (relativa, ovviamente) tu sei stata ad un passo dall’essere nominata Miss Italia 2023. In cuor tuo, quando eri sul palco, hai mai pensato di poter vincere il titolo? “Non la considero proprio una nota dolente, per me è stata più una gioia. Non mi sarei mai aspettata di poter arrivare letteralmente a un passo dalla vittoria, avevo aspettative bassissime, credevo sarei uscita alla prima eliminazione; quindi, non avevo proprio nemmeno considerato l’idea di poter arrivare a un passo dalla vittoria”.

Sei arrivata alla finale nazionale con il titolo di Miss Mantova e Miss Cinema Lombardia. Cosa significano questi due titoli per te? “Al titolo di Miss Mantova ci sono particolarmente legata, è stata la mia prima fascia e mi ha dato l’opportunità di rappresentare la mia città allo step successivo del concorso, le fasi regionali, dove invece ho acquisito la fascia di Miss Cinema Dr Kleein, fascia che mi ha permesso sì di passare alle prefinali nazionali, ma anche di conoscere e creare un bellissimo gruppo con le altre prefinaliste lombarde”.

Quando sei stata nella terna finale, qual è stato il pensiero ricorrente che avevi in testa? “Arrivata a quel punto ho provato un turbinio di emozioni, felicità, paura e davvero tanta tensione; stavo pensando solamente a dare il meglio di me, senza cercare di preoccuparmi del risultato finale”.

Come si vive da seconda al concorso di Miss Italia? “L’essere arrivata seconda sicuramente a livello sociale mi ha dato un po’ di notorietà che mi ha permesso di fare nuove conoscenze e amicizie, ma che mi ha fatto aprire gli occhi sulla falsità e l’invidia delle persone: chi prima non si faceva mai vivo e ora ti cerca sempre o al contrario chi prima consideravi amico e adesso non si fa più sentire; oppure capita di conoscere persone che appena scoprono che ho partecipato a Miss Italia cambiano atteggiamento, forse perché lo considerano erroneamente un concorso di bellezza non più in linea con i valori di oggi.

Tuttavia, di cosa può pensare la gente poco mi importa, io sono felicissima del mio piazzamento e delle varie opportunità che pian piano stanno iniziando a presentarsi”.

Che cosa hai pensato quando è stato fatto il nome della vincitrice? “Ero contentissima per Francesca. Arrivata a quel punto del percorso penso solo si possa essere felici, e dentro di me ho tirato un po’ un sospiro di sollievo, non avevo mai preso in considerazione l’idea di riuscire a diventare Miss Italia e men che meno come avrei potuto reagire se fosse stato fatto il mio nome”.

Come è cambiata (se è cambiata, ovviamente) la tua vita dopo le finali nazionali di Salsomaggiore? “Mi rifaccio un po’ alla domanda precedente riguardante il come si vive da seconda a Miss Italia: la mia vita sicuramente è cambiata dal punto di vista sociale, poi adesso stanno iniziando a presentarsi i primi lavori, e non potrei esserne più contenta, il mio sogno nel cassetto, il poter lavorare nel mondo della moda, sta iniziando poco a poco a prendere forma”.

Dopo tanti anni, il concorso è ritornato a Salsomaggiore Terme, sede storica del concorso. Come ti sei trovata e come è stato il rapporto con le altre concorrenti? “Il sapere di essere tornati dopo tanto tempo nella sede storica del concorso ha reso l’esperienza ancora più unica; con le altre finaliste mi sono trovata bene, per lo meno nel mio caso specifico non ho avvertito situazioni di invidia o di tensioni; mi sarebbe però piaciuto conoscere meglio le altre ragazze ma purtroppo tra prove, tour per Salsomaggiore, shooting e preparazioni varie, di tempo ce ne è stato davvero poco”.

Da chi sei stata accompagnata alla finale? “Alla finale sono venuti a vedermi i miei genitori, la cugina di mia mamma e sua figlia. Era presente anche l’ex esclusivista della Lombardia, Alessandra Riva, che è stata un pilastro per me e per Alessia (Anzioli ndr), l’altra finalista lombarda, durante tutto il percorso”.

Tu sei anche Miss Cinema Lombardia 2023, ti piacerebbe entrare nel mondo del cinema e studiare da attrice? “Perché no, prima che mi venisse attribuito questo titolo non avevo mai preso in considerazione l’idea, ma ad oggi non mi dispiacerebbe provare ad entrare anche in questo mondo”.

Ora cerchiamo di capire un po’ di più di te, come sei di carattere? “Sono una persona abbastanza riservata, non sono timida ma non riesco ad aprirmi con tutti.  Mi considero una persona molto determinata, amo impegnarmi e dare il massimo di me in ciò che faccio. Sono però molto testarda, se mi metto in testa qualcosa è difficile farmi cambiare idea, e ogni tanto ammetto di essere anche un po’ permalosa”.

Quali sono i tuoi hobby? “Quando posso mi piace molto viaggiare, anche solo per un weekend, giusto per cambiare aria, faccio fatica a rimanere ferma a lungo nello stesso posto. Mi piace anche molto concedermi del tempo per fare delle camminate, mi rilassa moltissimo e così allo stesso tempo faccio anche un po’ di attività fisica”.

Sappiamo che sei una sportiva, volley, ginnastica ritmica e danza moderna. Studiando a Milano riesci a continuare a fare questi sport oppure fai qualcosa d’altro? “No, da quando vivo a Milano non pratico più danza per una questione di tempistiche, farei fatica con le lezioni avendo molti corsi al pomeriggio; mi tengo allenata andando in palestra, anche se ovviamente non è la stessa cosa”.

Che cosa ti ha insegnato la danza classica, sei ancora in grado di danzare? “Sì certo in grado lo sono ancora ed è una disciplina che insegna ad essere costanti e determinati, a provare e riprovare e a non arrendersi se magari un passo o un esercizio non viene perfettamente al primo tentativo”.

Tu sei diplomata al classico. Ora stai studiando a Milano allo IUAD. Che cosa vuoi fare da grande? “Il mio sogno è poter lavorare nel mondo della moda, non so ancora dire di preciso la professione, ma sicuramente che sia nel settore marketing/ manageriale”.

Sei una persona curiosa? “Sì molto, amo interessarmi degli ambiti che non conosco e approfondirli”.

Ti piace metterti in gioco? “Si, all’inizio sono sempre un po’ titubante ma alla fine penso a cosa avrei da perdere se non rimanessi nel mio e mi butto”.

Sei estroversa? “Come ho detto prima non mi considero estroversa ma nemmeno una persona introversa, piuttosto riservata. Per essere davvero me stessa con una persona ho bisogno del mio tempo e soprattutto di fidarmi”.

Qual è il tuo colore preferito? “Mi piacciono molto il rosa e l’oro, ma quando si tratta mi ritrovo troppo spesso ad acquistare capi neri”.

Sulla base della tua esperienza personale, consiglieresti ad una ragazza di partecipare ai concorsi di bellezza e in modo particolare a Miss Italia? “Certo lo consiglierei a tutte. Sono di parte ma consiglierei soprattutto Miss Italia perché rimane comunque il concorso principe che ormai viene celebrato da 84 anni, nonostante le numerose critiche che sta ricevendo negli ultimi anni. Lo consiglio perché è un‘esperienza che ti permette di metterti in gioco a 360 gradi, non solo dal punto di vista estetico; ti permette di fare nuove conoscenze, positive o negative che siano e di acquisire una consapevolezza e sicurezza di te stessa magari prima non sapevi nemmeno di avere”.

Quando ti sei avvicinata al mondo delle sfilate e della fotografia? “Ho iniziato ad avvicinarmi a questo mondo all’età di 15/16 anni. È sempre stato un mondo che mi incuriosiva e mi affascinava e nell’estate in cui poi ho compiuto 16 anni mi ero fatta fare qualche scatto da inviare alle agenzie di moda, che ho contattato a settembre. Alcune ovviamente non hanno risposto, altre erano interessate ma ero comunque molto piccola e mi hanno detto che se ne poteva riparlare un anno dopo e altre invece volevano avermi subito. Io ho deciso di iniziare subito un contratto di esclusiva con una delle agenzie che era disposta a prendermi da subito, anche se poi di fatto non sono mai riuscita ad andare a casting o fare qualche lavoro perché andando a scuola e abitando a Mantova, quindi a due ore di distanza da Milano, ero molto tirata con i tempi”.

Ti ricordi la prima volta che hai sfilato in passerella? “La mia prima passerella è stata quella di Miss Italia ed è stata un’emozione grandissima perché prima di allora non avevo mai sfilato davanti ad un pubblico”.

In una tua fotografia di ritratto che cosa noti immediatamente? “L’inquadratura e le luci sono la prima cosa che guardo perché sono in grado di stravolgere completamente una foto: il soggetto della foto può essere bellissimo ma se non valorizzato sotto questi aspetti perde tutto il suo fascino”.

Quali sono le tue sensazioni quando vieni fotografata? “Dipende, se mi trovo a mio agio con la persona che fotografa e con quello che sto indossando sono rilassata e sicura di me e sento di stare facendo un buon lavoro, in caso contrario ho sempre un po’ il timore di non stare lavorando al meglio e che le foto non rispecchino le aspettative”.

Quali sono i generi fotografici che preferisci e perchè? “Come generi fotografici preferiti ho la fotografia di moda in quanto riguardante una delle mie passioni, ma anche di architettura; mi permette di viaggiare con la mente e mi fornisce spunti per nuove mete da visitare”.

Un progetto fotografico che vorresti realizzare? “Mi piacerebbe moltissimo realizzare un progetto fotografico per abiti da sposa e da cerimonia, mi affascinano moltissimo e mi riportano un po’ indietro con la mente a quando ero piccola che passavo ore incollata alla televisione ad ammirare gli abiti da principessa dei cartoni animati, col sogno un giorno di poterne indossare uno”.

Che cosa è per te la volgarità? “Per me è una persona che passa e sputa per terra, che bestemmia o semplicemente che parla di argomenti non consoni a persone sconosciute creando situazioni di imbarazzo”.

Pensi che sfilare in costume sia lesivo della dignità della donna? “No, non trovo ci sia nulla di male, poi ovviamente dipende da che tipo di costume viene proposto di indossare. Personalmente non è una cosa che io gradirei fare, ma più per una questione di sicurezza del proprio corpo”.

Qual è il capo di vestiario che ami di più e quello di meno? “Amo le gonne e i vestiti, apprezzo meno i pantaloni, ma più per una questione di difficoltà a trovarne. Essendo molto alta spesso non trovo quel pantalone che mi valorizzi e che mi stia bene, spesso se sono della lunghezza giusta mi sono larghi in vita o viceversa”.

Sei una ragazza che passa molto tempo sui social? Si, trascorro abbastanza tempo sui social, in particolare Instagram e Tik tok, ma quando sono in compagnia cerco sempre di guardare il meno possibile il telefono”.

Scarpe basse o tacchi? “Per quanto ami i tacchi sono costretta a dire scarpe basse perchè con i tacchi divento davvero troppo alta. Quando compro un paio di tacchi poi cerco sempre quello con il tacco più basso; se dovessi mettere anche solo un tacco 10 diventerei alta più di un metro e novanta e mi sentirei abbastanza a disagio”.

Un accessorio che non manca mai quando esci da casa? “Gli orecchini. È un accessorio che indosso sempre perché avendo molti buchi alle orecchie tendo ad indossare sempre gli stessi sia per pigrizia che per male nel toglierli ed indossarne di diversi”.

Qual è il tuo rapporto con la tecnologia? “Buono. Mi considero una persona abbastanza tecnologica anche se vorrei approfondire questo campo immenso di cui comunque non conosco ancora moltissime cose”.

Quali sono i tuoi riferimenti social? “Non ho un punto di riferimento in particolare, anche perché lo considero un mondo da prendere molto con le pinze. Seguo molto pagine di attualità, moda e anche influencer ma tra questi non c’è nessuno che ad ora possa ritenere un modello da seguire”.

Sogno nel cassetto? “Sono una persona molto scaramantica quindi mi riservo un po’ a dirlo, dico solo che anche questo c’entra con il mondo moda”.

Bruno Angelo Porcellana

Le fotografie sono state fornite da Veronica Lasagna – I crediti appartengono ai relativi fotografi
Tutti i diritti riservati © 2024 – Email: nonsolomodanews@gmail.com

 

 

 

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