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Intervista e servizio fotografico con Cristina Caironi, una campionessa speciale

Nonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori Cristina Caironi. Cristina è una ragazza che lavora come capofficina in una officina di impianti chimici farmaceutici con la passione per l’atletica. Infatti, come atleta della FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) Cristina ha conquistato il titolo italiano, una bella soddisfazione che pur tra mille difficoltà fa si che Cristina pensi al futuro in modo molto positivo. Come tutte le ragazze della sua età, Cristina è una romantica e i sogni sono quelli di una donna di 28 anni che pensa di poter trovare l’amore e fare famiglia. La fotografia è una delle passioni e quella di mettersi in gioco serve per avere maggior autostima di sè stessa. Ringraziamo Cristina per averci concesso questa intervista e auguriamo ai nostri lettori buona lettura. Una cosa importante riprendendo la frase dall’inglese che Cristina ci ha evidenziato durante l’intervista: “Don’t give up” – “Non arrendersi”. Grazie Cristina per il tuo insegnamento.

Ciao Cristina, benvenuta su Nonsolomodanews, ti vuoi presentare?  “Buongiorno a tutti, mi chiamo Cristina Caironi, ho 28 anni , sono nata e risiedo a Bergamo, sono  alta 157 cm, porto il 36 di piede, capelli biondi lunghi fino alle spalle e occhi verdi. Sono una giovane donna che nella vita lavora in un officina di impianti chimici farmaceutici come capofficina, come passione pratico atletica a livello agonistico nella specialità di mezzofondo, sono una ragazza solare, positiva e determinata ( o che almeno ci prova ad esserlo) in tutto quello che fa”.

Come sei di carattere? “Caratterialmente mi potrei descrivere una persona testarda, determinata ma soprattutto Forte. “

Che ruolo ha giocato tua nonna nella vita di Cristina e quando l’hai persa che cosa hai pensato? “Nella vita di Cristina mia nonna è stata un riferimento fisso e costante. Era il centro della famiglia, era lei che la teneva unita. Ma per me è anche stata molto di più, diciamo il posto sicuro e la mano sempre pronta ad aiutarmi ed a proteggermi. Quando purtroppo quasi 3 anni fa è scomparsa dentro di me si è formato come un vuoto che era difficile da colmare da sola. La prima cosa che ho pensato dopo la sua scomparsa era che da quel momento in poi non avessi più avuto vicino qualcuno su cui contare, che fosse il mio <<porto sicuro>> in cui rifugiarmi.”

Sei una ragazza curiosa? “Si, son una ragazza curiosa. Mi piace sempre sapere le novità o i fatti che accadono intorno a noi. Sottolineo sono curiosa ma nella vita privata faccio i fatti miei, il motto più importanti per vivere sereni è <<vivi e lascia vivere>>”.

Da sportiva della FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali)  questo periodo di pandemia come ha inciso sul tuo fisico? “Da sportiva della FISPES ammetto che questo periodo di pandemia è stato davvero un duro colpo sia fisicamente sia mentalmente. Infatti purtroppo in questo ultimo anno ho subito due infortuni uno al metatarso e l’altro una contrattura in gara, dalla quale sto recuperando”.

Tu ti sei avvicinata all’atletica leggera e al mezzo fondo (1500) da circa 3 anni e in pochissimo tempo sei riuscita a stabilire il record e poi batterlo nuovamente. Cosa significa questo per te essere campionessa italiana? “Penso che, prima di esser campionessa italiana, sono una donna che è andata oltre al limite, al suo limite e questo è già una vittoria. Aver battuto un record italiano è stata una soddisfazione immensa soprattutto perché ho dimostrato a me stessa, di poter davvero valere come Cristina Caironi con i suoi difetti i suoi pregi e le sue difficoltà. Questo prima di iniziare ad approcciarmi al mondo dello sport e del atletica per me non era così scontato, anzi mi ritenevo un fallimento totale, una persona senza un posto e un ruolo nella società. Oggi so esattamente chi sono, che posto occupo  e cosa vorrei migliorare di me stessa per raggiungere nella vita altri traguardi”.

Ti ricordi l’emozione che hai provato quando hai la linea di arrivo per prima? “Dirò la verità quando tagli la linea del traguardo pensi “sono arrivata in fondo ,c’è l’ho fatta!” , riprendi ossigeno e solo quando guardi il cronometro ti rendi conto. La prima volta mi son sdraiata a terra per riprendere fiato e li mi son accorta tutta la mia squadra di atletica sventolava i cronometri e poi ho sentito al megafono” Cristina Caironi nuovo record italiano ” allora ho guardato il il tempo, c’era il mio cognome,  08:08, con la scritta record. Solo in quel momento, ho appreso e mi son messa a piangere.”

Hai qualcuno in particolare che vuoi ringraziare per questa opportunità nel mondo dello sport? “Sicuramente la mia società di atletica ASD Omero Bergamo che mi ha dato la possibilità di approcciarmi al mondo del atletica e senza la quale non sarei mai arrivata fino a qui. Ma in particolare il mio allenatore Mario Poletti, un allenatore ed un uomo con tanto carattere e carisma, che mi ha aiutata in questi anni a diventare l atleta che sono ora e che spero di migliorare .”

Cosa significa per te gareggiare? “Per me gareggiare significa mettermi ogni volta in gioco, mettermi alla prova e fare di tutto per vincere la prova.”

Competizione o divertimento? “In realtà quando gareggi è competizione e divertimento insieme, prima di partire ai posti di blocchi un adrenalina mi invade, alla sparo l adrenalina esplode e inizi a correre, ogni metro più veloce del metro prima, in quel preciso momento inconsciamente ti diverti a spingerti sempre veloce, viene naturale la competizione il voler superare ma che non viene presa come sfida ma come voglia di fare del proprio meglio in quei 1500 metri.”

Qual è il tuo colore preferito? “Il mio colori preferiti sono il rosa il rosso e il nero.”

Quali sono i tuoi hobby oltre all’atletica? “Uno degli hobby che credo appartenga a tutte le donne sia lo shopping, adoro fare acquisti anche se sto sempre attenta a fare acquisti intelligenti.”

Che cosa è per te la fotografia? “Per me la fotografia è un modo attraverso il quale mostrare quella parte di me che forse per la mia <<insicurezza>> non sempre riesco a mostrare.”

Ti ricordi la prima volta che sei stata su un set fotografico? “Assolutamente si avevo 16 anni e per caso avevo accompagnato una amica a fare foto … il mio primo scatto è stato in un carrello della spesa, molto originale direi.”

In una tua fotografia di ritratto che cosa noti immediatamente? “In un ritratto sicuramente noto l espressione del viso è l intensità dello sguardo, con quello si possono dire tantissime cose senza emettere una parola. Lo sguardo è davvero una potenza nella fotografia .”

Quali sono le tue sensazioni quando vieni fotografata? “Le sensazioni che provo quando vengo fotografata è un senso di scioglievolezza nel senso sentirmi sciolta senza impostazioni.”

Quali sono i generi fotografici che preferisci e perché?  “Adoro i genere glamour molto spontaneo secondo me. Ma anche gli scatti sportivi sarebbe un genere che amerei provare, anche sulla pista d’atletica sarebbe una bella esperienza.”

Un progetto fotografico che vorresti realizzare? “Un progetto fotografico che vorrei realizzare come detto nella risposta precedente un set completamente in pista, in tenuta sportiva ma tenendo sempre una certa sensualità negli scatti .”

Che cosa è per te la volgarità? “La volgarità secondo me non risiede nella foto ma nel soggetto che si pome a fare la foto. Dipende dalla donna che si è, ci sono donne che non son volgari in foto di nudo altre che dallo sguardo il modo di porsi risultano volgari , forse senza manco volerlo.”

Che cosa è per te la moda? “Per me la moda è si la tendenza del momento ma che diventa moda solo quando la si adatta  alla propria personalità e stile.”

Conosci il nome di una modella? “Una modella che stimo molto è Nina Rima la seguo sui social e adoro la sua personalità il suo carattere e il suo stile.”

Qual è il tuo rapporto con la moda? “Con la moda ho un buon rapporto seguo le tendenze se ci azzeccano con il mio stile , perché credo che ognuna di noi abbia uno stile proprio sul quale adatta e personalizza le tendenze del momento.”

Qual è il capo di vestiario che ami di più e quello di meno? “Io adoro lo stile sportivo anche in situazioni eleganti un capo <<sportivo>> può trasformarsi in elegante con il giusto tipo di top o giacca o scarpe. Ma non solo amo anche gli abitini da sera anche se li indosso in meno occasioni. Non amo meno nessun tipo di vestiario ma credo che in ogni tipo di outfit vi deve esser eleganza e comodità”.

Scarpe basse o tacchi? “Scarpe rigorosamente basse. ( In seguito alla micro frattura al metatarso da un anno ho eliminato i tacchi dal mio guardaroba) ”.

Un accessorio che non manca mai quando esci da casa? “Un accessorio che non manca mai quando esco è il make up per le labbra, lucido e matita sempre in borsa!”.

Qual è il tuo rapporto con la tecnologia? “Ho un buon rapporto con la tecnologia, la uso anche per lavoro e con i social son molto attiva lì reputo il nuovo mezzo di comunicazione universale”.

Quali sono i tuoi riferimenti social? “Non ho effettivamente un riferimento social diciamo che gestisco il mio social a seconda di ciò che piace a me e che scelgo di pubblicare”.

Se dovessi cambiare città dove vorresti andare a vivere e perché? “Se dovessi cambiare città abiterei sicuramente a Milano, caotica come città, ma un vero e proprio incontro di culture che convivono insieme”.

Sogno nel cassetto? “Un sogno nel cassetto sarebbe riuscire ancora di più di come ho fatto fino ad ora nel superare i miei limiti”.

Grazie!

Bruno Angelo Porcellana

Testo e fotografie di Bruno Angelo Porcellana
Tutti i diritti riservati © 2022 – Email: nonsolomodanews@gmail.com

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