Interviste

Intervista con Marco Cassella, miglior hairstylist Oréal Italia 2017

Nonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori un hairstylist a tutto tondo, Marco Cassella, dalla provincia italiana alle pagine patinate dei magazine.

La sua passione risale all’età di 6 anni quando rubava le bambole di sua sorella e si nascondeva per poterle tagliare i capelli. Col tempo ha iniziato a “giocare” con i capelli veri: quelli di sua mamma e sua sorella. Solo all’età di 12 anni, sua madre essendosi accorta di questa sua passione lo avviò verso questa carriera. A 14 anni inizio la scuola e l’affiancamento ad un parrucchiere fino al diploma. Fiero di sè e incoraggiato da tutti, nel 2011 ha aperto il suo primo salone. Serietà, professionalità, e tanti corsi lo hanno fatto crescere, nel 2017 ha vinto un noto concorso che lancia la L’Oréal professionel un concorso durato 2 mesi dove c’erano 3mila partecipanti ma solo Marco si aggiudicò  il titolo come miglior stilista L’Oréal in Italia, da lì la sua carriera è andata sempre in crescendo,  verso l’apice del successo era su tutti i magazine di moda ha collaborato con aziende che nemmeno immaginava di potervi arrivare , ha pettinato e cura i look di tantissimi volti noti dei social e tv lavorando a pieno nella moda italiana come hair , ovviamente è anche una persona che non passa in osservata si definisce << molto appariscente>>, ama la moda in tutte le sue sfaccettature, nella vita privata è felice e ha  un compagno che mi ama e mi stima per quello che sono da un anno hanno comprato casa dove hanno dato uno stile animalier visto che il compagno di Marco e un designer. La famiglia si completa con tre chihuahua che per loro sono come figli !!!!

Ciao Marco benvenuto su Nonsolomodanews. A premessa di questa intervista abbiamo toccato i punti salienti della tua vita professionale ma ora cerchiamo di far conoscere alle nostre lettrici e lettori chi è Marco Cassella.

Nella tua biografia c’è scritto che tu hai <<fatto>> i capelli a persone note del mondo dello spettacolo. Avresti mai pensato di diventare quello che ora sei, ovvero un hairstyist affermato? “No assolutamente non lo avrei mai pensato, però ci speravo. Stare a contatto con persone di un certo livello ti gratifica l’animo dopo tutti i sacrifici fatti. Una domanda mi pongo sogni volta: Al mondo ci sono milioni di hair stylist, perché avrebbero dovuto scegliere proprio me? Probabilmente ho una marcia in più… ”.

Ci puoi dire qualche nome importante che curi o che hai curato i capelli e il look? Non vorrei arrivare a fare dei nomi ben specifici, ma comunque ci sono showgirl, modelle e influencer di un certo spessore”.

Come sei arrivato al concorso che ti ha consacrato a questa professione? Il concorso lo ha trovato il mio fidanzato Pietro navigando sul web. Un bel giorno mi dice: preparati devi fare un concorso e così senza sapere tutto il regolamento mi sono trovato catapultato in una serie di sfide da dover fare. In palio c’era la nomina a giovane stilista l’oreal professionel, ero scettico, eravamo tantissimi!!! ”.

Tu  il concorso dell’Oreal professionel lo hai vinto sbaragliando la concorrenza di altri 3000 concorrenti, che cosa ti ricordi di quel periodo? Stress e ansia. In 2 mesi 3 prove di 3 acconciature diverse: PASSATO, PRESENTE E FUTURO. Non c’erano valutazioni e solo alla fine tra tutti i concorrenti (circa 4000) avrebbero stilato una lista di 300 persone che avrebbero concorso dal vivo con una prova a sorpresa davanti a milioni di persone.
Dopo 2 mesi arrivarono i risultati, ero dentro !!! Non mi restava che prepararmi per affrontare la passerella del Cosmoprof di Bologna.
Mancavano 10 giorni alla sfida finale e arrivò la chiamata che diceva: “mancano pochi giorni, il tema sarà libero ma non dovrai far mancare 3 cose alla tua acconciatura. ONDE, TRECCE E CODE.” Ebbi giusto il tempo di studiarmi qualcosa, scegliere la modella da portare e fargli cucire un vestito dalla sarta di fiducia”.

In quei due mesi hai mai provato scoramento e pensare di lasciare tutto? Il contrario, più passava il tempo e più ero carico ad affrontare nuove sfide”.

Le prove in cosa consistevano? La prova finale durò 40 minuti, dove davanti a tutti gli spettatori di passaggio in fiera io mettevo in pratica tutto quello che avevo in mente. Il risultato andò oltre le mie aspettative, non pensavo a nulla, solo a quello che avrei dovuto fare, non accorgendomi che nel frattempo si era generata una folla di gente che era lì per guardare solo me, avevo finito e quella gente mi fissava, mi veniva da svenire dal l’emozione !!! ”.

Come sei di carattere? Tutti mi dicono che notano in me 2 caratteri. Nel mio lavoro sono rigido e preciso, al di fuori sono timido e do poca confidenza a primo impatto, ma non appena conosco una persona prendo confidenza e mi sciolgo”.

Tu prima di diplomarti hai lavorato in un negozio di parrucchiere. Pensi che sia stato formativo e lo consiglieresti a ragazze e ragazzi che desiderano entrare in questo mondo? Tu prima di diplomarti hai lavorato in un negozio di parrucchiere. Pensi che sia stato formativo e lo consiglieresti a ragazze e ragazzi che desiderano entrare in questo mondo?

– ho iniziato a 14 anni quando i miei pomeriggi doposcuola invece di andare a casa a giocare, mi facevo accompagnare dal parrucchiere del paese. Per 7 anni ero lì per apprendere, anche se gli ultimi anni c’erano delle clienti che erano fidelizzate a me più che al negozio. Amavano le mie mani e quelle di nessun altro. Mi misero una pulce nell’orecchio, dovevo aprire un salone tutto mio. Avevo solo 21 anni, ero timoroso ma ho avuto coraggio e l’ho fatto… ”.

Tu pettini e curi i look di tantissimi volti noti, come ti definisci professionalmente? Sicuramente molto preparato e pronto a consigliare su cosa fare o non fare. Stravagante ma anche attento alla cura del capello, magari gli altri pensano solo al  risultato del momento dimenticano che bisogna aver cura del capello anche per un risultato prolungato nel tempo”.

Il look di una persona come la realizzi, la studi a tavolino e poi la metti in pratica? Assolutamente no, il look va realizzato sul campo con la modella di fronte. Va studiato tenendo in considerazione tutti i tratti del viso, il vestiario, ma anche la struttura dei capelli naturali che ha”.

Possiamo dire che sei uno hairstylist di tendenza e uno stilista del capello? Nel tempo libero sono sempre  alla ricerca delle tendenze del momento che al giorno d’oggi sono molto richieste”. Ma non tutte le persone sono modaiole e magari sono un po’ più statiche allora bisogna entrare anche nella persona, uno psicologo insomma…”.

Lavorando con colori qual è il tuo colore preferito? La scala cromatica che amo è quella che va dal 7 al 10 ovvero quella dei toni chiari: i biondi. Quello mio preferito? Il biondo freddo, dove si nota quel leggero ghiaccio e nessun tono paglierino…”.

Tu fai tendenza e inventi cose nuove. Ci puoi parlare della tecnica che hai inventato di bayalage (schiarimento dei capelli) ci parli di questa tecnica e che differenza c’è con lo Shatush? Ci ho messo del tempo ma sono arrivato ad una tecnica tutta mia, l’ho chiamato CANYON ispirato un po’ dalle valli del Gran Canyon, quelle sfumature naturali del suolo. Chi mi conosce sa che odio tutti gli effetti non naturali, e lo shatush dà un distacco netto tra una base scura e una schiaritura forzata. La mia tecnica va invece a sfumare in lunghezza i toni dal più chiaro al più scuro, proprio come nel gran canyon”.

Nel caso una persona desiderasse i tuoi servizi a chi e dove si deve rivolgere? Direttamente a me. Gestisco io il mio profilo Facebook e Instagram, oltre ad una pagina Facebook MARILYN HAIR STYLE. Inoltre su Google inserendo il nome del mio salone è riportato il numero di telefono, indirizzo e tutti gli orari di apertura al pubblico”.

Tu vivi nella provincia italiana, pensi che sia più difficile affermarsi di chi vive in una realtà più grande come possono essere Torino, Milano, Roma e a sud Napoli? Penso che vivere in una realtà più grande sia più facile affermarsi perché nelle grandi città c’è un evoluzione diversa rispetto al paesino. Sono di una cittadina della provincia di Caserta dove le dinamiche sono diverse dalle grandi città, sia per moda che per mentalità. Quello che mi differenzia però è stata sempre la mia diversità che mi ha spinto ad andare fuori dalla mia realtà, sia a livello nazionale che internazionale per poter apprendere cose nuove, il tutto fatto non con poca facilità, le nostre zone sono un po’ distanti da tutto, quindi bisogna dare sacrifici immensi per spostarsi. Se Napoli è a 45 minuti con l’auto, con mezzi pubblici diventano 3 ore, e io quella strada la facevo tutti i giorni”.

Tu ti definisci appariscente. Chi ti cura il look?Si diciamo che ho un look abbastanza appariscente quindi non passo mai inosservato. Maggiormente quando giro per shopping non mi limito a un singolo negozio bensì vado alla ricerca di quello che mi piace”..

Giacche e completi sempre molto belli e colorati, li fai fare su ordinazione o hai un tuo negozio di fiducia? In zona c’è uno stilista, Mattia Pisano, affermato sarto dell’interland napoletano. Sapendo i miei gusti, mi accontenta in tutto e per tutto. Ma ho anche qualche boutique di fiducia dove spesso vado per i miei acquisti !!!! ”.

Abbiamo visto che hai dei tatuaggi anche di una certa importanza, ci puoi dire quanti ne hai e che cosa significano per te? I tatuaggi rappresentano tutto me stesso, ognuno di loro mi ricorda ogni singolo evento degli anni passati tra ricordi felici e dolori. Ne ho quasi 30 e non so se riuscirò a smettere di farne ancora… ”.

Tu hai aperto il tuo salone nel 2011, qual è la parte più difficile di questa attività imprenditoriale? Si ho aperto il mio salone nel 2011, ero un ragazzino inesperto burocraticamente ma con tanta voglia di fare. Gestire un attività commerciale non è facile, necessita di tempo, conoscenza di tutti i documenti annessi ad ogni singola cosa, ma visto che non ho tempo di stare dietro anche a questo, delego per evitare errori. Inoltre non è sempre facile gestire tutto quando non si è sempre presenti nel salone, a causa dei lavori fuori regione che mi portano a stare via… ”.

Tu vivi con il tuo compagno designer che vi siete comprati. In ambito professionale unite le forze seppur in campi differenti o ognuno segue la propria strada? Si vivo con il mio compagno architetto che attualmente lavora come interior designer, stiamo insieme da 5 anni e abbiamo comprato casa da un anno, entrambi lavoriamo in ambiti dove è richiesto buon gusto e innovazione. Non credo che sia tanto diverso, anzi vedo i nostri lavori simili ci aiutiamo molto a vicenda ma soprattutto ci consigliamo l’uno a l’altro. Quando c’è un problema mi rivolgo sempre prima a lui perché quasi al 90% riesce sempre a risolvere il problema, diciamo che gli riesce sempre tutto !!!! ”.

Che ruolo hanno gli animali nella tua vita? Gli animali nella mia vita sono la parte più importante, ho tre chihuahua (Leo Lilly e Dylan) curati e amati come se fossero i miei figli. Ovviamente averli in casa ti dà una responsabilità ma se lo fai con amore non ti pesa ! A volte non vedo l’ora che finisca la giornata per poter ritornare a casa da loro e riabbracciarli. Non so come succeda ma se la giornata è andata nel verso sbagliato, se ne accorgono e riescono a strapparmi un sorriso come nessuno riesce a fare. Sono Amorevoli, dolci e coccolosi”.

Ultima domanda, sogno nel cassetto? Il mio sogno nel cassetto e di diventare uno stilista a livello internazionale essere riconosciuto in tutto il mondo, e di poter aprire una catena di negozi !!!! ”.

Grazie Marco per questa lunga intervista. Grazie a voi”.

 

Per poter vedere i lavori di Marco, potete andare sul suo profilo Instagram cliccando qui 

Immagini fornite dal Marco Cassella – I crediti appartengono ai relativi fotografi
Tutti i diritti riservati © 2018 – Email: nonsolomodanews@gmail.com

 

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