I libri, per noi boomers, hanno sempre fatto parte della nostra vita. Alla fine degli anni 60 non c’era ancora internet, (si usavano le BBS), arrivato agli inizi degli anni ’90, e allora si compravano testi stampati che potevano andare dall’enciclopedia Motta a enciclopedie sulle regioni italiane. Purtroppo, il digitale ha preso il sopravvento e così i giovani crescono senza avere la necessità di dover leggere testi stampati (lo fanno anche i meno giovani su supporti informatici) e trovano quasi tutto online, spesso gratis, e allora ciao ciao libri. Ma c’è chi va in controcorrente. Uno di questi è il mio amico Claudio Zilli, cantautore romano con la passione per la musica e la scrittura.
Tempo fa chiamai al telefono Claudio per sapere come stava e come andavano le cose. Mi parlò del più e del meno e poi lanciò la bomba, ovvero che aveva raccolto dei ricordi, i suoi ricordi, inserendoli in una raccolta dal titolo “Diario di un clandestino” e che me ne avrebbe fatto omaggio di una copia. Con Claudio ci si conosce da tempo e pur vivendo in città distanti (Bologna io e Roma lui) non è mai mancata occasione di sentirci o di vederci anche se sporadicamente. L’ultima volta che ci vedemmo a Roma, mi donò il libro “In donna veritas”.
Claudio è un uomo di parola e dopo poco tempo, mi arrivò un pacco con dentro il libro “Diario di un clandestino” . Pur sapendo il contenuto avendomelo anticipato ero emozionato. Lo aprii e ci trovai dentro il libro con più di 170 pagine, con testi di racconti, poesie e fotografie raccolte da Claudio negli anni. Una bellissima sorpresa. “Diario di un clandestino” è il quarto libro di Claudio Zilli ma è il primo in prosa. Il primo ad essere pubblicato è stato “Versi scalzi di un cantautore”, seguito successivamente da “Pietre di stoffa” e “In donna veritas” .
Claudio scrive che tutto quello che si leggerà deriva dalla sua fantasia ma molte cose, anche con nomi differenti, fanno parte del suo vissuto e così ha voluto lasciare traccia ai posteri. Infatti, nella prefazione di Andrea Anservini vengono toccati dei tasti anche a me cari ovvero che, se non sei nei social e ti racconti si corre il rischio di non esistere e di non essere nessuno. Sarà veramente così? Ai posteri l’ardua sentenza. Claudio, per chi non lo conosce, oltre a poterlo scoprire qui su www.nonsolomodanews.it digitando Claudio Zilli, lo si scopre nell’intervista che c’è nell’introduzione del libro, dove parla della sua passione per la musica e nello scrivere canzoni, la soddisfazione nei live, la possibilità di trattare temi sociali senza scendere nel banale e poi, scrivere della sua amata città di Roma, che gli ha dato i natali.
Ringrazio Claudio per la bellissima dedica che mi ha voluto fare. La stima e l’affetto è reciproca. Viviamo in una società di persone che millantano quello che non sono, ma Claudio è una persona vera con un cuore grande. Grazie Claudio.
Bruno Angelo Porcellana
Il libro può essere richiesto direttamente a Claudio Zilli o qui KDP Accedi – Puoi seguire Claudio Zilli su Instagram e Facebook
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