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Erika Atti presenta la storia della borsa, oggi accessorio femminile ma in passato nato come accessorio maschile

Alzi la mano quella signora che, quando esce di casa, lo fa senza portarsi dietro una borsa, grande o piccola che sia, a seconda delle occasioni? Credo che sarà molto difficile vederne una.. ecco perchè oggi Nonsolomodanews ha il piacere di presentare l’articolo scritto da Erika Atti sulla storia della borsa.

La borsa è l’accessorio per eccellenza di ogni donna, nessuna di noi potrebbe farne a meno: oggetto fondamentale per contenere più o meno la nostra vita,  è diventata negli anni un simbolo della moda.

Da dove nasce tutta questa passione per quest’accessorio moda?

La borsa nasce come contenitore destinato al denaro; la sua origine, quindi,  è legata alla nascita della moneta, avvenuta circa mille anni a.C.  Il nome “borsa” deriva da byrsa, parola greca che indicava il cuoio. Da ciò è facile intuire che, presumibilmente, le prime borse erano fatte di cuoio. In società in cui era l’uomo a svolgere attività legate all’uso del denaro,  la borsa era soprattutto un accessorio maschile.

Al Rinascimento risalgono le prime borse simili a quelle moderne, con chiusure metalliche nella parte superiore e nei secoli Trecento e Quattrocento questa chiusura prende la forma della cerniera .

Nel Cinquecento le borse si diversificano in base alla forma e alla provenienza: alla francese, alla ferrarese, alla veneziana.  I materiali usati sono cuoio, velluto e rasi, a cui sono applicate varie decorazioni quali fiocchi, frange, nastri e che spesso vengono arricchiti con ricami e applicazioni. Nel 1550 nelle borse compaiono le prime tasche.

Nel Seicento e nel Settecento, alla corte di Maria Antonietta, era diffuso il manicotto, provvisto di una tasca interna:  esso può contenere ventaglio, portacipria, tabacchiera e, in alcuni casi, anche un animaletto da compagnia.

Nel novecento la borsa ha il suo boom, sia grazie alla moda, sia grazie alla maggiore dinamicità delle donne che iniziano a viaggiare. Così nascono le borse da viaggio, i bagagli, le borse da passeggio, le cappelliere. Negli anni folli, subito dopo la guerra, il movimento delle suffraggette, che vogliono rivendicare i diritti delle donne, porta dei cambiamenti anche nel modo di vestirsi e vengono introdotte le pochettes e le catenelle.

Alcune borse nascono con quel qualcosa in più, che le rende delle IT-BAG, cioè eleganti, di stile, immortali.

Nel 1956, Grace Kelly apparve sulla rivista Life con al braccio “LA BORSA”, la famosissima  Kelly di Hermes. Borsa di pelle con manico è diventata simbolo di eleganza quanto la sua testimonial.

Sempre di Hermès è la Birkin, ispirata dall’attrice Jane Birkin che si lamentava, mentre rovistava nella sua borsa in vimini, di quanto fosse difficile trovare un modello capiente ma al tempo stesso elegante. Questa borsa oggi è valutata dai 5.000 fino ai 50.000 dollari.

La Chanel 2.55 prende il nome dalla data della sua creazione, ovvero Febbraio del ’55. Ha liberato le mani della donna, grazie alla sua semplice tracolla dorata.

La Speedy di Louis Vuitton ha conquistato tanto le star quanto le donne comuni. Inizialmente è stata realizzata in tela di cotone marrone, con tante LV stampate, il logo della casa di moda.

Queste sono solo alcune delle borse più famose ed amate dalle donne di tutto il mondo.

Si può dire che il cambiamento della borsa va di pari passo con i vari avvenimenti storici e con il cambiamento del ruolo della donna nella società.

Erika Atti

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