Interviste Modelle

Carmina Valentino, in arte Aria Nox, si presenta ai lettori di Nonsolomodanews e fa una rivelazione shock.

Nonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori la modella Carmina Valentino meglio conosciuta come Aria Nox.Raccontare la vita della giovanissima Carmina non è facile, in quanto tutti pensano che chi fa la modella o che vive questo mondo sia immune da tutto e tutti ma purtroppo non è così. Carmina si è aperta ed ha accettato di concedere questa intervista e leggendo le risposte emerge una voglia di vivere che non ha eguali. Carmina soffre di una malattia rara. Solo chi soffre e che sa del dolore può apprezzare molto di più la vita. Ringraziamo Carmina per averci aperto al suo mondo e auguriamo ai lettori di buona lettura.

Ciao, ti vuoi presentare? Il mio nome è Carmina Valentino, abito a Caserta, sono nata il 27 maggio del 1998 a Roma. Le mie misure sono: Seno: 84 Vita: 74 Fianchi: 88. Sono alta 160 cm, porto la taglia 38, calzo il 36. Ho i capelli rossi di una media lunghezza (arrivano sulle spalle) ed ho gli occhi verdi”

Che cosa stai studiando? “Sono una studentessa del 4º anno alberghiero e mi sono diplomata da un anno come modella”.

Sei una persona curiosa? “Dipende dalla situazione”.

Come sei di carattere? “Mi definiscono una persona molto forte, poi sono solare, il mio scopo è far star bene le persone, principalmente quelle che amo”.

Qual è il tuo colore preferito? “Adoro il nero anche se alcune persone non lo ritengono un vero e proprio colore per la sua cupidigia, però preferisco anche il blu”.

Quale musica ti piace? “Ascolto un po’ di tutto, però per esprimere meglio le emozioni il rap è la musica giusta”.

In una tua fotografia di ritratto che cosa noti immediatamente? “Gli occhi, sono quelli che di per se sanno trasmettere tanto da una foto”.

Quali sono le tue sensazioni quando vieni fotografata? Mi sento a mio agio, so che quello che sto facendo mi fa stare bene perché mi piace”.

Quali sono i generi fotografici che preferisci? “Adoro posare con abiti, quindi principalmente indossarli, poi mi piace il body painting, ed un giorno mi piacerebbe provare il nudo artistico”.

Che cosa è per te la moda (fashion)? “La moda è un qualcosa di estremamente personale, è unica per ogni persona. Credo che la moda vada sempre creata e mai copiata perché così perde di originalità”. 

Qual è il tuo rapporto con la moda?Mi ritengo una persona abbastanza anticonformista, però la moda mi ha sempre affascinata sin da piccola, ricordo che restavo sveglia a guardare le sfilate di moda in televisione e avevo quegli occhi colmi di ammirazione per quelle modelle che erano riuscite a coronare il loro sogno. Ora posso finalmente dire che anche io piano piano sto riuscendo a coronare questo sogno che sembrava tanto lontano. Cerco di seguire la moda il più possibile, ma non troppo, perché come ho detto prima sono dell’idea che la moda vada creata”. 

Chi è il tuo fashion designer preferito? “Non è solo uno, adoro Coco Chanel, Calvin Klei, i fratelli Marchi”.

La tua TopModel preferita? “Cara Delevigne”.

Qual è il capo di vestiario che ami di più e quello di meno? “Adoro gli abiti lunghi, odio le minigonne le ritengo grezze e volgari”.

Scarpe basse o tacchi? “Dipende sempre dalle occasioni, ammetto che ho un debole per i tacchi, ma la scarpa bassa avvolte fa la sua figura”.

Un accessorio che non manca mai quando esci da casa? “La borsa”.

Dove vorresti andare a vivere? “Milano, la capitale della moda.

Che cosa significa inseguire un sogno per te? “Inseguire un qualcosa con così tanta determinazione, che gli ostacoli, per quanto possono essere difficili ed alti, non devono mai prevalere su quello che vogliamo realizzare”.

Ultima domanda, sogno nel cassetto che desideri realizzare? “Il mio sogno nel cassetto sarebbe quello di diventare una modella ed una fotomodella, non per la fama, ma perché sarebbe una rivincita per le persone “come me”. Ho una malattia genetica rara, ho subito vari interventi ed uno di questi mi ha lasciato una grande cicatrice sulla pancia a forma di sorriso, me ne vergognavo così tanto della cicatrice. Un giorno decisi di iscrivermi ad un concorso di bellezza, capii che per far accettare la mia cicatrice agli altri, dovevo accettarla per prima io. Quindi ho preso coraggio e mi sono “mostrata”. Il mio sogno nel cassetto è quello che in parte sto vivendo, dare dimostrazione a me stessa e agli altri, che una malattia genetica non può schiacciarti, non può impedirti di realizzarti come persona. Mi tengo stretto il mio sogno che è la moda, e lo mostro al mondo con i miei due sorrisi: quello sul viso e quello sulla pancia. 

Bruno Angelo Porcellana

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